Delle ultime 5 partite la Fiorentina ne ha vinte 4 (Bologna, Empoli, Napoli e Venezia) e pareggiata una (Inter). Tutte queste vittorie sono arrivate con un gol di scarto rispetto all'avversario e, ad eccezione della gara con il Napoli e del pareggio di San Siro, con la porta inviolata. Dalle parti di Torino, qualcuno parlerebbe di "Corto muso", emblema dello stile di gioco dei bianconeri, prossimi avversari della Fiorentina in Coppa Italia. Ed è proprio in questa idea di calcio che Italiano potrà trovare le carte giuste da schierare per portarsi a casa la finale. Ecco quindi perché vincere a Torino è tutt'altro che impossibile.
Il delitto perfetto
La cinica Fiorentina: ecco perché vincere a Torino è tutt’altro che impossibile
Corto muso? Solo questione di prospettive. Ecco come la Fiorentina può battere questa Juventus
Chi di corto muso ferisce…
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Mercoledì alle ore 21.00 andrà in scena la semifinale di ritorno tra Juventus e Fiorentina sul campo dell'Allianz Stadium. Il punteggio di partenza è di 1 a 0 per i bianconeri forti della vittoria, molto discutibile, ottenuta al Franchi. Per i viola servirà almeno un gol per sperare nei supplementari, senza però subirne. Rispetto alla gara di andata le cose sono cambiate e parecchio. La Fiorentina è lanciata verso l'Europa, con una serie di prestazioni che confermano la forza del gruppo guidato da Italiano. Pochi gol subiti, attaccanti cinici e davvero tanta voglia di stupire. Lo stato di forma viola andrà a cozzare contro quello della Juventus. A Torino non soffia buon vento, soprattutto dopo il pareggio di ieri contro il Bologna.Allegri continua a predicare calma, ma la pazienza dei tifosi bianconeri sembra essere arrivata al termine. Tutti questi fattori, se sfruttati al meglio, potranno dare il via all'impresa della Fiorentina. Ecco il perché: per i bianconeri il match di mercoledì ha una grande importanza, paragonabile a quello contro il Villareal o allo scontro diretto giocato contro l'Inter qualche settimana fa. Analizzando queste due gare, possiamo vedere come la squadra di Allegri sia pronta a dare tutto in campo, con una pressione asfissiante e un continuo giro palla, allontanandosi dall'idea di gioco del suo allenatore. Cosa però accumuna queste gare? La Juventus ne è sempre uscita sconfitta. Molto probabilmente il canovaccio di Mercoledì sarà uguale a questi due match e la Fiorentina dovrà essere brava a sfruttare questi elementi a suo vantaggio, perché la Juventus quando prova a disegnare gioco va in netta difficoltà.
Furbi sì, ma guai a snaturarsi
Cosa deve fare quindi la Fiorentina per portarsi a casa il passaggio del turno? Assolutamente nulla di diverso da quello che abbiamo visto nelle ultime partite. La Juventus vorrà avare in mano il pallino del gioco, così come voleva il Napoli e l'Inter. I viola dovranno stare attenti a non concedere spazi e sfruttare quel cinismo che ha dato vita alla vittoria al Maradona. Guai quindi a snaturarsi, pericolo che Italiano non correrà visto la mentalità impressa ai suoi ragazzi. La fase difensiva solida e granitica della Fiorentina sarà il nemico numero uno per la Juventus, che attaccando lascerà spazi per possibili contropiedi. E allora ecco la formula per una splendida vittoria: Nico+Cabral+Ikonè = ripartenze perfette. Il famoso "corto muso" quindi, potrà rivelarsi l'arma in più per i viola. Ovviamente, il gioco espresso dalla squadra di Italiano non si può paragonare a quello del tecnico livornese, per intensità e dal punto di vista dello spettacolo visivo. Ma se il detto ha ragione, allora "chi di corto muso ferisce, di corto muso perisce".
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