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Luka Jovic: “Sono qui grazie ai serbi. Spero di essere io il rigorista”

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Ecco la presentazione ufficiale di Luka Jovic

Giovanni Zecchi

Sono 4 i gol segnati da Luka Jovic nella prima uscita stagionale della Fiorentina. Oggi, alle 12.30, il serbo si presenta alla stampa per dare inizio ufficialmente alla sua avventura viola. Segui con noi il LIVE della conferenza stampa.

Perché Firenze e su cosa chiede Italiano: Sono contento di essere qui. Tanti serbi sono venuti a Firenze e hanno fatto bene. Sono pronto a lavorare e a fare ciò che Italiano chiederà. Spero di essere all'altezza per ciò che lui vorrà vedere in campo

Stato di forma e sul ruolo da rigorista: Mi sono allenato e sto abbastanza in forma. Ho un piccolo problema al polpaccio che sto cercando di superare. Rigori? L'ho chiesto io di batterlo e spero di batterne altri.

Una sfida a Vlahovic: Dusan ha fatto bene in Italia. Io cercherò di fare come lui. In nazionale siamo compagni di squadra, qui siamo avversari. Non ci siamo sentiti dopo la firma, ma prima ci siamo visti più volte. Lui mi ha parlato molto bene di questa città e ciò mi ha aiutato a scegliere.

Differenze tra Liga e Serie A: Ancora non ho avuto occasione di giocare in Italia, ma io l'ho sempre guardata. Adesso è un campionato offensivo con tanti gol e vorrò aiutare anche io ad aumentare questi numeri

Sulla scelta del numero e su un suo attaccante di riferimento: Il numero l'ho scelto perché era l'unico che mi piaceva ed era disponibile. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo, il più grande giocatore di tutti i tempi

Obiettivi da raggiungere con la Fiorentina: La Conference è una competizione nuova, ma aiuterò la squadra con la mia esperienza. Cercheremo di andare sempre più avanti. Voglio segnare tanto, ma soprattutto portare questa squadra a vincere.

Il rapporto con Cabral e gli altri compagni: Cabral è una persona stupenda e un ottimo giocatore. La concorrenza sana è molto importante. Entrambi giocheremo una grande stagione. Io sono qui per aiutare tutti perché gli obiettivi si raggiungono come squadra.

Il suo ruolo in squadra: Ho sempre giocato meglio con un attacco a due, ma ho giocato anche in altri modi. Detto ciò a me non interessano questi dettagli, io voglio solo aiutare la squadra. Il resto lo sceglie Italiano.

Sul rapporto con Ancelotti: Non ci ho parlato. Carlo è uno dei più grandi allenatore di tutti tempi. Per me è stato un onore averlo come mister.

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