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A Radio Bruno il giornalista Ernesto Ferrara ha fatto il punto sulla spinosa questione Franchi e sull'impianto che dovrà ospitare la Fiorentina dal 2024 durante i lavori di restyling: "La Fiorentina al Padovani non ci vuole andare a giocare, sarebbe una rimessa di 10-15 milioni di euro a livello di contratti e sponsorizzazioni. Era stato lo stesso Barone a caldeggiare questa ipotesi, per questo da Palazzo Vecchio sono rimasti sorpresi. Sembrava che si fosse trovato un "armistizio" visto che le altre opzioni, da Empoli a Reggio Emilia non erano percorribili. Questo era un compromesso accettabile e la Fiorentina aveva già fatto alcuni sopralluoghi nello stadio del rugby.
Il ruolo di Giani tra Nardella e la Fiorentina? Non credo possa avere possibilità di mediazione sullo stadio. Il suo pensiero è quello di sistemare il Franchi senza che i viola vadano a giocare altrove, con cantieri a tappe. Lui sta proponendo un compromesso pro-Fiorentina: con solo 130 milioni e senza i 55 bloccati dal governo questa ipotesi può diventare realtà. Ma i rapporti tra questa proprietà e il Comune sono guasti: tra un anno il sindaco cambierà, e se cambiasse anche la proprietà si può aprire un'altra partita. Ognuna delle due parti ha legittime posizioni, ma ora serve un punto d'incontro. Abodidice che i 55 milioni del Pnrr non possono essere destinati allo stadio. Da parte del governo non c'è un veto sul Franchi ma se i soldi non arrivano il Comune deve pianificare un piano B, indire un nuovo bando da 130 milioni e non più da 200 e Nardella si trova spalle al muro. Quello che resta è che tra un anno la Fiorentina dovrà lasciare il Franchi".
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