Duncan: “Ammetto che quest’anno sto lavorando di più. Sognavo l’Europa”

Alfred Duncan, ai canali ufficiali del club, ha parlato del suo passato e della sua esperienza alla Fiorentina. Ecco le sue parole:

L'estate? Personalmente ho lavorato con il mio allenatore personale, sempre anche prima del ritiro. Dall'Italia ai Ibiza. Ghana e il calcio? La mia crescita è stata un po' particolare. Ho vissuto in zone pericolose, ma nel mio caso la mia educazione mi ha salvato. Tutto merito dei miei genitori. Il calcio è una cosa che amavo sempre da piccolo, anche se mia madre aveva paura che incontrassi persone pericolose. Giocavo per strada, con altri ragazzi. Molti scommettevano sui ragazzini, creando squadre da 5. Nazionale? Loro non hanno avuto bisogno di me, io volevo dare qualcosa indietro. Adesso però non abbiamo un grande rapporto, abbiamo prese due strade diverse. Italia? Ho un rapporto bellissimo. Ho passato metà della mia vita e qui sono cresciuto calcisticamente. La Fiorentina? Una crescita importante. Non mi aspettavo tutta questa soddisfazione, ma piano piano ho raggiunto molti traguardi. La salvezza a Cagliari, quella Viola, la Conference League. Quando sono arrivato qui, ho sempre detto che sognavo l'Europa a Firenze. Poi, io porto molta fortuna (ndr ride). Il gol alla Juventus e al Milan al Franchi? Segnare è sempre bello, poi tutti sognano di fare gol a queste grandi squadre. Entrambi sono arrivati in un ottimo momento. Con il Milan abbiamo sbloccato la gara, mentre quello con la Juventus è servito ad andare in Conference League. La mia esultanza? Un ballo tratto da Terminator. La mia crescita? Lo ammetto, adesso sto spingendo di più. Sto facendo più cose per diventare più completo.

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