La seconda parte della lunga intervista ad Alfred Duncan, realizzata dai media ufficiali della Fiorentina.
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Duncan/2: “Il razzismo è radicato, non finirà mai, ma io sono toscano”
La seconda parte della lunga intervista ad Alfred Duncan che affronta temi importanti come il razzismo, la fede e le proprie origini
Il razzismo
"In tutto il mondo il razzismo è radicato. Alcuni tifosi non lo fanno per cattiveria, ma per dare fastidio ai giocatori avversari. E lo fanno anche alcuni giocatori, perché non abbiamo niente di diverso. In quel momento l’unica cosa che può darmi fastidio è quella. [...] A me è capitato tante volte di subirle anche dai giocatori e non posso reagire. Da fuori nessuno vede o sente ciò che mi è stato detto. È la mia parola contro la sua. [...]Poi ci sono gli ignoranti, senza educazione. Ma non per colpa loro. Se allo stadio il padre dice certe cose davanti al bambino, lui cresce facendo ciò che fa il padre. È inevitabile. Che uno lo faccia apposta o lo faccia per dare fastidio, per me il razzismo non finirà mai. Quando reagiamo qualcuno pensa che facciamo le vittime, ma non è facile venire umiliato e abusato. C’era 100 anni fa, siamo nel 2022 e continua a succedere, vuol dire che andrà sempre avanti così. Nessuno sta facendo niente".
Firenze e la Toscana - "Firenze la conoscevo molto bene già prima. Abito a 45 minuti da Firenze. Quando posso giro, ma non tantissimo: mi piace stare in casa. Sto in famiglia e penso a lavorare. Sono toscano: ho vissuto tutta la mia vita qui, sono residente in Toscana da 14 anni".
Il Ghana - "Ci torno spesso. Ho i miei genitori e le mie sorelle lì, oltre a tanti amici. Torno ogni volta che posso, non mi può mai mancare, mi piace vivere lì: mi dà serenità e tranquillità".
La fede - "Credo, per me Dio esiste. Se ci guardiamo intorno ci sono cose inspiegabili. Ci sono alcune cose naturali che sono inspiegabili, quindi c’è qualcosa più grande di noi. Quello che non può fare Dio non esiste, perché può fare tutto".
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