Due gol nei primi tre minuti. Bello, bellissimo. La partita di Cesena si sarebbe dovuta trasformare in una passeggiata di salute. Così, però, non è stato. Anzi, dopo mezz'ora la Fiorentina ha smesso di giocare, lasciando l'iniziativa della manovra allo Spezia, squadra volenterosa, ma piena zeppa di assenze e con un tasso tecnico decisamente basso. E pensare che il pareggio va pure stretto alla formazione di Vincenzo Italiano.
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Dominati dal… Barcellona, pardon lo Spezia. Di questo passo altro che parte sinistra
"Gioca, gioca" dice Iachini. Peccato, però, che la Fiorentina non giochi affatto. Con prestazioni come quella contro lo Spezia il rischio è stazionare nelle zone medio-basse della graduatoria
E' questo ciò che fa più male, ma soprattutto arrabbiare. Perché di fronte non c'era una big di Serie A, bensì una neo promossa che dovrà lottare le fatidiche sette camicie per salvarsi. I viola avrebbero dovuto semplicemente gestire il vantaggio, ma non lo hanno fatto. Si sono messi dietro la linea della palla, rinchiudendosi a riccio.
"Gioca, gioca" dice Iachini. Peccato, però, che la Fiorentina non giochi affatto. Non basta questo mantra per far crescere il gruppo. Le occasioni da gol latitano (e non da oggi) e anche la difesa non è più solida come pochi mesi fa.
L'obiettivo è la parte sinistra della classifica (cit. Commisso). Magari, ma con prestazioni come quella di Cesena (contro una neo promossa, lo ribadiamo) il rischio è di stazionare nelle zone medio-basse della graduatoria.
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