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L'analisi

Difesa alta, Milan in offside e Igor gigante: Italiano si regala una serata magica

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Fiorentina-Milan, come i viola hanno messo in difficoltà i rossoneri nonostante le assenze: ritmo, intensità. I viola sono una Squadra

Pier F. Montalbano

Roma, Inter, Napoli, Lazio, Juventus. Dopo 12 partite di campionato era già lunga la lista di sconfitte e rimpianti per la Fiorentina contro le big. Oltre al blitz di Bergamo ad inizio campionato, i viola per un motivo o per l'altro erano sempre caduti sotto i colpi delle corazzate della Serie A. A volte è mancata continuità, a volte la squadra si è spenta dopo un tempo, a volte (vero Cuadrado?) sarebbe bastato un pizzico di fortuna in più per cancellare dalla casella la sigla "S" che ricorda la fatidica sconfitta. E invece stavolta, nella partita in cui a farla da padrone alla vigilia erano state le assenze, la Fiorentina si scopre sempre più squadra. Bella, unita, compatta come il suo allenatore, la squadra viola ha sfoderato la prestazione che mancava ad un campionato già ampiamente sopra la sufficienza e alle aspettative.

E la Fiorentina lo ha fatto nella partita forse più difficile, contro la prima in classifica e senza mezza difesa. Anzi, tre quarti. Sì, perché all'appello mancavano Milenkovic, Martinez Quarta e Nastasic con Venuti adattato di fortuna in mezzo al fianco di Igor. Italiano però aveva in programma "una serata speciale" come ha detto nel post-gara e nelle due settimane che ha avuto a disposizione per preparare la partita al Centro Sportivo, ha potuto affinare l'intesa tra i due. E anche se le sbavature non sono mancate (preventivabile, ci mancherebbe) stavolta si è vista una Fiorentina che ci ha messo tanta intensità per tutti i 90 minuti. Davanti c'erano giocatori del calibro di Ibrahimovic, Leao, Giroud, Brahim Diaz, Theo Hernandez: talento, centimetri, rapidità e colpi da maestro però...

Il disegno tattico di Italiano ha funzionato e infatti i viola sono riusciti a mandare per bene 7 volte in fuorigioco Ibra e co., grazie a una difesa altissima e rischiando sì, ma in maniera in tutto e per tutto calcolata. E quando il Milan ha attaccato, la Fiorentina ha difeso in maniera compatta chiudendosi senza mai scomporsi. La montagna Igor ha saputo reggere il duello con Ibrahimovic e Giroud, e anche quando è stato chiamato ad attivare la corsa se l'è cavata egregiamente. Venuti invece - a parte lo sfortunato episodio dell'autogol - ha attivato la modalità "cuore viola" e si è saputo difendere in un ruolo non suo. Per il Milan è stata a tratti una gara frustrante, in particolare dopo il gol del 3-2 proprio perché la Fiorentina non si è schiacciata ma anzi, è tornata a gestire la sfera nel modo che le è più congeniale. Italiano gongola, ed esaurito il capitolo big adesso il calendario si ammortizza un po'. Ma guai ad abbassare la guardia, l'Europa è lì e il treno delle altre non si fermerà.

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