Dario Dainelli, ex giocatore e dirigente della Fiorentina, è intervenuto questo pomeriggio ad Artemio, programma di Radio Toscana.
Il punto di vista
Dainelli: “Presa una pausa dal calcio. Italiano? Mercato il passaggio decisivo”
L'ex viola sulla sinergia tra la società e l'allenatore: "Ha fatto richieste ed è stato accontentato per quello che è il suo progetto tattico"
Queste alcune delle sue dichiarazioni: "Sono contentissimo di essere stato alla Fiorentina anche come dirigente, un’opportunità che ho avuto appena finito di fare il calciatore. Non sono stati anni facili per tanti motivi, a cominciare da quelli extracalcistici. In estate ho parlato con la dirigenza e con la proprietà, alcuni aspetti non mi convincevano. Mi hanno proposto di proseguire con il settore giovanile, un'idea che ho valutato attentamente ma poi ho pensato che in realtà da più di 20 anni era legato al calcio, senza soluzione di continuità. Ho capito che forse era il momento di prendersi una breve pausa. Ho fatto il corso da direttore sportivo, a breve dovrei iniziare quello da allenatore e poi vedremo il da farsi".
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Dainelli ha poi parlato di Italiano, del mercato viola e di Vlahovic: "Già nella scorsa stagione ho seguito e studiato Vincenzo Italiano che, peraltro, conoscevo già come persona per averci giocato insieme ai tempi del Verona. Mi piace molto il calcio che propone, secondo me le prospettive sono più che buone. Mercato? Ha segnato un passaggio decisivo, la convinzione che c’è nel progetto di Italiano. Tutti ci credono e gli acquisti sono stati fatti in base al concetto di funzionalità al suo calcio. Ha fatto richieste ed è stato accontentato per quello che è il suo progetto tattico. Vlahovic? Per come è concentrato e focalizzato sui suoi obiettivi, per come crede in quello che fa e che vuole ottenere, Dusan è davvero un giovane/vecchio".
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