Riccardo Galli sulle pagine della Nazione ripercorre la storia alla Fiorentina di Gaetano D’Agostino. Le aspettative erano tante, ma finì in un disastro finanziario:
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D’Agostino, un disastro finanziario per la Fiorentina
La storia di D'Agostino alla Fiorentina. Un vero e proprio disastro finanziario
Era stato a un passo dalla Juve. E sul piatto c’erano cifre da brividi. Venti, trenta, anche 40 milioni di euro. Poi niente. Tutto saltato. Chissà perchè. E così nella scia di Gaetano D’Agostino finì per lanciarsi (giustamente) la Fiorentina che, nell’estate del 2010, firmò una comproprietà con l’Udinese. Comproprietà (esisteva ancora questo tipo di formula) neppure tanto pesante. Il centrocampista diventò metà viola per 4,5 milioni con la possibilità di essere riscattato un anno dopo per una cifra identica. Sembrava l’inizio di un’ avventura bella e importante, ma con lo scorrere dei mesi (per mille ragioni) si è rivelata un mezzo flop a livello tecnico e un flop totale in chiave mercato. Problemi sul campo ci furono in seguito a due infortuni, problemi di carattere personale e privato invece andarono a logorare il rapporto col ds Corvino, la società e l’allenatore. Si corre all’estate successiva al suo arrivo (2011), quella in cui D’Agostino sarebbe dovuto essere riscattato, ed ecco il disastro finanziario. Udinese e Fiorentina, ovviamente, non si trovano d’accordo e vanno alla strada di riserva quella delle famose buste (chi scrive la cifra più alta si porta a casa il cartellino). Bene, i bianconeri sono pronti a spendere 100mila euro, la Fiorentina... esattamente la metà: 50mila euro. Il niente. D’Agostino riprende la strada di Udine (poi andrà al Siena), con il club di Della Valle che, conti alla mano, spese la bellezza di 4,4 milioni di euro (4,5 milioni versati e 100mila euro incassati all’Udinese) per una sola stagione
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