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Così Paulo Sousa ha tagliato la rosa: un mese tra i “titolarissimi” e gli “altri”

Da Mario Suarez a Mati Fernandez, passando per Rebic e Giuseppe Rossi: da un mese non c'è più spazio nella Fiorentina

Simone Bargellini

C'era una volta il "sono tutti titolari" di Paulo Sousa. Accadeva fino a poche settimane fa, in realtà, quando il turnover era la parola d'ordine nella Fiorentina. Poi però le cose sono cambiate diametralmente, esattamente nell'ultimo mese. Tutto è iniziato all'indomani di Fiorentina-Empoli (22 novembre), gara in cui il tecnico portoghese pagò cara la scelta di lasciare a riposo qualche "big" nel primo tempo. Qualche screzio nello spogliatoio, forse, ha spinto il mister viola ad invertire la rotta e puntare su un gruppo ristrettissimo di giocatori. Numeri alla mano, risulta fin troppo evidente capire chi gode della fiducia di Sousa e chi invece non sembra avere spazio nella Fiorentina.

Sono 7 le partite disputate negli ultimi 35 giorni: 4 in campionato, 2 in Europa League e 1 in Coppa Italia per un totale di 560' più i recuperi. In campo si sono visti quasi sempre i "titolarissimi", ormai la formazione tipo (col portiere che cambia a seconda della competizione): Tomovic, Gonzalo e Astori, Bernardeschi, Vecino, Badelj e Alonso, Borja e Ilicic con Kalinic. Tutti hanno collezionato almeno 6 presenze e quasi tutte da titolare, ad eccezione di Tomovic, 4 da titolare ed un subentro. Gli unici 'extra' a rimanere comunque nel giro con una certa continuità sono stati Roncaglia (3 da titolare, nonostante una squalifica e qualche acciacco fisico) e Pasqual (3+2 prima dell'infortunio).

Per il resto della rosa lo spazio si è ridotto al minimo e paradossalmente è stato Giuseppe Rossi quello a giocare di più: 2 da titolare e 2 subentri per un totale di circa 160'. Meno presenze ma minutaggio leggermente superiore per Babacar (due gare intere nelle Coppe e una manciata di secondi in campionato). Dietro di loro solo "comparse", a partire da Mario Suarez: 2 scampoli di partita da 20' circa complessivi. Discorso simile per Mati Fernandez (40' in due presenze) e poco più fortunati possono ritenersi Verdù (1 gara intera in EL più una 20ina di minuti in campionato) e Gilberto (2 presenze da circa 70' totali). Infine Rebic, finito in fondo alle gerarchie e bocciato dopo 45' nella gara del possibile rilancio, con il Carpi.

Anche i numeri, insomma, confermano quello che già era diventato chiaro e che lo stesso Paulo Sousa aveva pubblicamente espresso: ci sono due Fiorentine che viaggiano in parallelo, mentre lui ne vorrebbe una sola ad alta velocità. Toccherà ai dirigenti cercare di accontentarlo sul mercato, dove alcuni della "Fiorentina 2" saranno protagonisti in uscita.