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Fiorentina, un mese col freno a mano. E quel litigio che ha fatto cambiare rotta a Sousa

L'analisi e i retroscena del Corriere Fiorentino: quel litigio nello spogliatoio durante il match con l'Empoli

Redazione VN

Analisi approfondita del momento viola da parte del Corriere Fiorentino. Ernesto Poesio parla di un mese col freno tirato: dal rientro dall’ultima sosta i viola, tra campionato e coppa, la Fiorentina ha vinto una sola partita (contro l’Udinese), pareggiato tre volte (Empoli, Basilea e Sassuolo) e perso contro i bianconeri. Cinque punti in campionato in quattro partite, troppo poco per tenere il passo dei primi della classe anche in un campionato che fatica a far emergere una chiara superiorità. Ad averne approfittato sono state l'Inter in testa e la Juventus che da dietro ha recuperato la bellezza di sette punti in quattro gare ai viola.

Un mese nel quale Paulo Sousa ha cambiato rotta nella gestione del gruppo, probabilmente per mandare un segnale ai dirigenti. Non più solo sorrisi e pacche sulle spalle, non più il coinvolgimento massimo di tutta la rosa a disposizione ma scelte nette, condite da parole altrettanto chiare. Il refrain «sousiano» di colpo è cambiato passando dal «tutti sono titolari» di inizio ottobre al molto più cinico «questa squadra ha due livelli di giocatori» che non è proprio il modo migliore per far sentire tutti coinvolti. Alla frasi poi sono seguiti i fatti, dal forte litigio negli spogliatoi nell’intervallo di Fiorentina-Empoli (con soprattutto Suarez e Rebic sul banco degli imputati) alle scelte di formazione (e perfino di non convocazione) che in un mese hanno finito per ridurre drasticamente la rosa effettiva.