Riera contro Palladino: “Con questa mentalità non vincerà granché. Deve crescere”

Albert Riera, allenatore del Celje, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Mi dispiace per quei 15 minuti nella prima parte della gara. Sapevamo che non sarebbe stato semplice e ci aspettavamo una Fiorentina offensiva, ma in quel tratto di gara non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Per il resto sono molto contento. Loro non avevano paura di noi, ma nel secondo tempo li abbiamo messi in difficoltà. E' stato bello vedere questo atteggiamento, ma nel calcio conta la vittoria. Abbiamo giocato bene contro la Fiorentina che è una squadra molto più grande di noi.

Lezioni

Cosa ho imparato dall'Europa? Non dimenticherò mai la partita con il Guimaraes. Da quel momento, nessuna squadra è stata superiore a noi. E abbiamo affrontato davvero delle grandi squadre. Sono soddisfatti, abbiamo giocato bene. Lavoreremo sui gol subiti, tutte occasioni che potevamo evitare di concedere. Abbiamo segnato su due loro errori. Fiorentina squadra più forte che ho incontrato? Sulla carta sì, ha giocato due finali. Ma il Guimaraes ci ha messo più in difficoltà. Ma non conta dire chi è più forte di chi, il calcio cambia ogni giorno. Ci siamo confrontati con giocatori forti in tutte le partita.

Palladino

Sono andato a dargli la mano e mi ha detto "Parli troppo". Un collega non può dirmi questo. Cosa avrei dovuto dire? che la Fiorentina è più forte? Finché non finisce la partita non dirò mai una cosa del genere. Lui è più giovane di me, forse troppo. Deve imparare. Ma il calcio dà sempre una seconda possibilità. Vediamo se lo riaffronterò con una squadra da 300 milioni e come andrà a finire. Con questa mentalità, non vincerà granché. In 180 minuti la Fiorentina non è stata meglio del Celje. I gol che hanno fatto sono tutte individualità, guardate Kean. Non sono qui per parlare bene o male della Fiorentina. Vincere non sarà semplice, c'è il Chelsea e Betis. Il messaggio al calcio sloveno? Abbiamo talento, anche se siamo una squadra piccola. Non dobbiamo avere paura di nessuno. Non accetterò mai la sconfitta prima di giocare.