Sull'Inter
—Devo fargli i complimenti. Mi ha sorpreso il fatto che nonostante fossero sotto fino a pochi secondi dalla fine, non hanno mai mollato. Questa è la cosa che mi è rimasta più impressa.
Sulla partita di domani
—Sarà una partita dove dovremo avere un approccio importante, che va gestito nei 90' o addirittura nei 120'. I dettagli faranno la differenza. All'andata abbiamo sbagliato qualche scelta a livello offensivo, ma l'abbiamo preparata bene, studiando come gioca il Betis nei dettagli. Adesso dipende solo ed esclusivamente da noi. Vogliamo fare una bella partita e passare il turno.
Aria di rinnovo?
—Non è il momento di pensarci. Il nostro focus è solo sulla partita di domani. Ci sarà tempo per tutto questo.
Sulla stagione e il passato
—Abbiamo iniziato un nuovo percorso con il mister. Quando successo negli anni precedenti non ci ha buttato giù, ma fortificato. Vogliamo fare il massimo per cambiare l'epilogo finale.
Fascia di capitano
—La fascia di capitano è stato un orgoglio portarla e una grande soddisfazione. Anche se voglio ribadire che il nostro capitano è Luca Ranieri.
Sul prolungamento di Palladino
—Noi sinceramente non avevamo bisogno di nessun tipo di conferma. Lui ha fatto qualcosa di grande per noi e noi per lui. Sarà un piacere continuare a lavorare con lui. Gli faccio gli auguri, perché anche io l'ho appena scoperto, come tutti voi.
Sulla sua stagione
—Il mister mi ha lasciato grande libertà e soprattutto mi ha dato fiducia ed entusiasmo. Queste sono le chiavi che mi permettono di performare in questo modo. Quando uno lavora così non può che fare bene.
Su come si trova a Firenze
—A Firenze mi trovo bene, dal primo giorno in cui sono arrivato. Firenze è la città dove anche è nata mia figlia, oltre a quella in cui mi sono sposato. Quindi, posso dire che è speciale.
Su come affrontare la partita
—Cercheremo sicuramente di imporre il nostro gioco, le nostre idee. E' importante governare il gioco, ma dobbiamo essere bravi nell'avere equilibrio, restare aggrappati alla partita e al risultato.
Sulle lacrime e la voglia di fare bene
—Dietro le mie lacrime e quelle di Luca, con il quale ho un grande rapporto di amicizia, c'è voglia di portare la Fiorentina in alto e qualcosa di speciale a Firenze. A livello di squadra, di tifosi, di società e poi anche a livello personale. Siamo anche noi delle persone. In questa squadra remiamo tutti dalla stessa parte, nessuno pecca di atteggiamento, di impegno o presunzione. Vogliamo tutti portare la Fiorentina in alto. Siamo contenti di incontrare i nostri tifosi oggi, sono sicuro che ci trasmetteranno grande carica in vista di domani, con lo stadio che sarà incredibile.
Sul gol sfiorato al Villamarin
—Robin mi aveva messo una bella palla. Forse l'ho toccata troppo. Dopo un po' di rabbia c'era sicuramente. Vediamo se ci riesco la prossima volta.
Sulle finali precedenti e l'importanza di domani
—Oltre Praga, oltre Atene, c'è anche Roma. Chiaro che dentro di me c'è grande sofferenza. Non è bello arrivare tre volte in finale e avere un epilogo negativo. Non è piacevole per nessuno. Ho sempre parlato di voglia di rivalsa. Il calcio ci dà la possibilità ogni domenica, ogni giovedì. Noi dobbiamo pensare a questo domani, abbiamo la nostra occasione. Io giocherò al massimo, così come i miei compagni per riuscirci.
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