Cosa non dovrete ripetere rispetto alla sconfitta con l'Empoli?
—L'approccio deve sempre essere forte, perché trovi squadre organizzate con giocatori di gamba e di qualità. Quindi non dobbiamo sottovalutare l'avversario. La partita di Empoli ti insegna che non dobbiamo mai abbassare la guardia, nonostante la nostra grande qualità e tecnica. Io penso che la continuità e l'atteggiamento sia un po' la chiave del rendimento di questa stagione. Ovviamente abbiamo la fame di vittorie per mantenere questa classifica
Questa potrebbe essere la migliore stagione della tua carriera?
—Personalmente sto attraversando un periodo di buona forma. Mi sento bene fisicamente e sto trovando continuità. Sto giocando tante partite consecutivamente ed è una cosa che mi mancava negli anni passati. Ho sempre detto che per un calciatore è sempre importante giocare con continuità. Mi sento un giocatore più maturo e diverso dagli anni passati. Non voglio accontentarmi, anzi deve essere uno stimolo per migliorarmi. Voglio stare sereno e lavorare, poi a fine anno vedremo in che posizione è arrivata la Fiorentina e guarderemo cosa ha fatto Riccardo Sottil.
Quanto c'è del lavoro di Palladino nella tua crescita? E' cambiato qualcosa a livello psicologico?
—Con il mister abbiamo avuto una normale chiacchierata. Al giorno d'oggi è normale avere un bel rapporto con il proprio mister. Abbiamo avuto questo incontro perché stavo vivendo un momento dove giocavo poco e visto come si era esposto con me ci siamo detti cosa pensavamo. Da quel momento c'è stata una svolta perché io sono un giocatore, che vorrebbe rimanere sempre in campo. Comunque è stata una normale chiacchierata tra giocatore e allenatore
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