Sto bene, ho un piccolo problema al polpaccio ma sto bene. Tutti sapete come è andata a gennaio, ma quando la Fiorentina è tornata alla carica in estate ho voluto subito accettare, ci è voluto un po' ma sono molto contento e carico per cominciare.
Tanti soldi
—E' un grande onore, ma anche se fossi stato pagato zero il mio impegno per club dirigenti e tifosi sarebbe stato lo stesso, a prescindere dal prezzo.
Blazquez e le sue parole
—Quello che l'ad del Genoa ha detto mi ha sorpreso, ma non è vero che mi hanno proposto un aumento. La gente può pensare quel che vuole, ma si deve stare attenti a quello che circola. Con lui ho un bel rapporto, lo conosco a livello personale. Lui e la sua famiglia mi hanno aiutato molto negli ultimi due anni e mezzo. Non voglio quindi parlare male di lui. C'è chi dice che mi abbia offerto un milioni in più di ingaggio, ma sono questioni lontane da quella che è la verità. Non voglio però parlare troppo di numeri.
Condizione fisica e mentale
—Spero di trovarmi pronto prima della sosta, mentalmente sono pronto ma fisicamente manca ancora un po'. La Fiorentina meriterebbe di vincere qualcosa dopo due finali perse, spero di dare il mio contributo.
Reti
—I gol sono importanti a livello individuale e di squadra, ma non voglio mettere obiettivi o paletti. Voglio rendere in campo e aiutare la mia nuova squadra.
Palladino
—Le sue idee sono fresche, a Monza ha già dimostrato tanto. Avevo buone sensazioni quando ci ho parlato, ai giocatori chiede tanto e può farmi fare uno step ulteriore nella mia carriera. Se sono qui è anche per lui,
Posizione
—Ne ho parlato con Palladino, ma posso giocare in qualsiasi posizione. Esterno, attaccante, a centrocampo, anche da centravanti se serve. Quello che mi importa è giocare, non vedo l'ora.
Numero di maglia
—Non ho nemmeno avuto il tempo di pensarci, lo sceglierò in settimana e allora tutto sarà più chiaro.
Paura che saltasse?
—Paura non direi, ma le ultime settimane dell'estate sono sempre particolari, io cercavo di essere tranquillo e di stare bene fisicamente.
Il processo
—In realtà sarà a settembre, ma non avrà un impatto su di me. E' un tema da un anno, ma non ha avuto influenza, io penso alla famiglia e al calcio. Sono convinto di essere innocente, sarà l'occasione di provarlo.
Caratteristiche
—Sono veloce, mi piace segnare e far segnare, mettere in difficoltà le difese. Non sono più giovanissimo ma penso che gli anni migliori debbano ancora arrivare. La pandemia ha portato momenti difficili, prima mi ero infortunato alla caviglia, ma gli ultimi due anni a Genova sono stati ottimi.
Ambiente Fiorentina
—Non vedo l'ora di giocare la mia prima partita allo stadio, l'ho già vissuto da avversario ma ho parlato con i compagni di tifosi e città. Una volta sono venuto da turista e mi è piaciuta molto.
A gennaio
—Effettivamente c'è stata questa possibilità, ma è successo tutto un po' troppo di fretta, avevo la sensazione che la mia missione a Genova non fosse finita, quindi ho puntato sulla possibilità di riavvicinarsi in estate.
Gilardino, gol e assist
—E' sempre stato severo con me, mi ha insegnato il fiuto del gol, mi ha aiutato molto e sarò sempre riconoscente nei suoi confronti. Creare occasioni è tra le mie qualità, poi a Genova avevo fino a gennaio Dragusin che di testa era fortissimo.
Parma-Fiorentina
—Non è stata una partita facile, potevamo fare meglio ma l'avversario in questa analisi va rispettato. Sono carico per dare il mio contributo.
Esperienza in Europa
—Ho giocato Europa e Conference League con l'AZ Alkmaar, quindi conosco la distribuzione del lavoro. Sono felice di ritornare al triplo impegno con la Fiorentina.
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