Hai parlato con Palladino del tuo ruolo tecnico?
—"Il ruolo è un limite mentale. In passato in una partita ne ho cambiati quattro. Cerco di mettermi a disposizione. A livello tecnico ho già parlato col mister: abbiamo vedute simili".
Cosa non è andato con il Napoli? Cosa può rappresentare in maglia viola la partita con il Torino?
—"Mi piace solo guardare il futuro. Voglio rispondere alle domande inerenti alla Fiorentina. Fatto sta, che il Napoli sta facendo molto bene. Da un altro lato, ci sono anche le considerazioni di un calciatore che vuole giocare e non essere messo da parte. Questi sei mesi mi hanno fatto comunque crescere: ringrazio la società Napoli e il mister Conte. Ho scelto di sposare questo progetto e di fare grandi cose in maglia viola. Col Torino è una grande opportunità di fare punti e tornare a vincere. Vogliamo dare una svolta, anche se la Fiorentina ha fatto un grande girone d'andata".
Ti senti pronto per il Torino? Sei il giocatore ideale per rimpiazzare Bove?
—"Se sarò titolare lo deciderà il mister. Sono pronto al mille per mille. Ho una voglia matta di giocare e riprendermi la Nazionale. Vengo tanto accostato a Bove. Quello che è mancato a questa squadra è forse dovuto alla sua assenza. Proverò a fare bene tanto quanto lui. Nel calcio ci sono delle caratteristiche: siamo tanto simili quanto diversi. Ci ho già parlato. Ogni suo consiglio sarà ben voluto. Proverò a dare tutto".
Palladino?
—"Si vede che i risultati de mister arrivano grazie al lavoro. E' stato fondamentale sentire la sua fiducia. Mi ha chiamato e voluto. Mi ha fatto veramente molto piacere. Voglio ripagare anche la sua fiducia".
Nazionale?
—"Voglio provare a tornarci. E' stato un grande traguardo per me. Dopo gli obiettivi di squadra ci sono questi tipo di obiettivi".
Quanta voglia hai di farti riscattare dalla Fiorentina e di trovare un posto fermo nella tua carriera?
—"E' una domanda giusta. Una mia sfida è anche quella di farmi riscattare. Voglio creare una mia storia qui".
Come hai passato questi sei mesi?
—"Non li ho vissuti bene. Dedico tutto al calcio. Passare sei mesi così senza giocare, dopo tutto ciò che ho fatto l'anno scorso, ha fatto male. Serve anche questo per tornare a fare bene".
Ti sei immaginato quale meccanismo si è rotto in questa squadra?
—"Guardandola da fuori, ho sempre visto un grande equilibrio. La squadra aveva un cammino da Scudetto. Le grandi squadre passano da momenti negativi. Le squadre importanti sono quelle che poi si riprendono. Non vediamo l'ora che arrivi domenica per riprendere il nostro cammino".
Come squadra vi siete dati qualche obiettivo particolare?
—"Bisogna affrontare ogni partita come una finale. A fine anno vedremo dove siamo arrivati".
Con chi ho parlato?
—"Non c'è solo un leader. Ci sono tanti ragazzi che si sono messi sin da subito a disposizione. Ci sono quindi tanti leader che ogni lo dimostrano e me lo dimostrano. Ci tengo a ringraziare anche il Presidente che si è svegliato molto presto per chiamarmi e farmi un grosso in bocca al lupo"
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