Il modello calcistico e la Nazionale
—Mi ispiro a Giorgio Chiellini, sia per quello che ha fatto in campo che fuori. Ha una grande leadership e un giorno mi piacerebbe parlarci. La convocazione in Nazionale è stata una grande emozione, solo il pensiero di indossare quella maglia e cantare l'inno è un qualcosa di fantastico. Sono emozionato di entrare a far parte di un grande gruppo.
La perdita della mamma
—L'anno scorso mia madre è venuta a mancare e in quel periodo essere a Firenze, lontano da lei, è stato davvero pesante. Questa perdita mi ha dato però una spinta interiore a fare sempre meglio per lei. Avere le persone care vicino a te sembra scontato ma poi da un momento all'altro le perdi... Ha fatto male, certo, ma in famiglia siamo stati molto uniti, per darci forza a vicenda.
I sogni da calciatore
—Bisogna puntare sempre in alto, no? Quindi un giorno mi piacerebbe giocare un Mondiale con la maglia azzurra e magari vincerlo, a livello di club invece l'obiettivo più bello sarebbe alzare una Champions League.
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