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Commisso: “Firenze, era destino. Viola Park costato più di Napoli, Atalanta e…”

Commisso: “Firenze, era destino. Viola Park costato più di Napoli, Atalanta e…” - immagine 1
L'intervento del presidente viola sulla casa che ha voluto erigere a Bagno a Ripoli
Redazione VN

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha partecipato allo speciale di Dazn sul Viola Park, Viola Land:

"Il momento migliore è quando vengo qua verso le 17, quando i ragazzi giovani sono qui e giocano. Tutti insieme. Il Viola Park l'ho fatto per loro, per Firenze e per la Fiorentina. Produciamo anche il nostro olio, con gli ulivi che ci sono nel parco. Io ho lavorato tanto, ma sono stato fortunato ad avere i genitori che ho avuto. Mio padre è stato un patriota, è andato in Africa e poi è stato prigioniero degli inglesi per 5 anni a pane e acqua. Mia madre ha cresciuto 4 figli con a malapena un dollaro al giorno, quelli sono modelli".

Il Viola Park

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"Un giovane sindaco (Casini, ndr) è venuto a trovarmi e mi ha parlato di un posto bellissimo in un comune che si chiamava Bagno a Ripoli, l'ho visitato e ho pensato subito di doverlo comprare. Io voglio rendere all'Italia quello che mi ha dato, senza fare promesse che non posso mantenere. Voglio portare la Fiorentina più in alto e lasciare qualcosa. Qui abbiamo speso il doppio di quello che avevamo programmato. Lazio, Bologna, Torino, Napoli e Atalanta sono costate insieme ai loro attuali proprietari meno di quanto io ho speso per fare questo posto. I lavori li ha supervisionati Barone. Siamo entrambi figli di emigranti, del Sud e del pallone. L'ho portato qui e gli ho affidato tutto, anche se ogni tanto mi metto nel mezzo. Senza Joe, questo centro non ci sarebbe. Questo posto resterà sempre a Firenze, dopo 90 anni penso che i tifosi se lo meritino".


Prima volta a Firenze

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"Io sono stato a Firenze nel 1973, dopo Roma. Volevo fare il playboy, sono stato tre settimane e poi ho trovato mia moglie. Poi siamo tornati nel 2006, con i nostri figli, al tempo dei Mondiali vinti dall'Italia. Potevo andare in Germania, ma il richiamo della mia terra è stato troppo forte. Abbiamo festeggiato fino alle 5 di mattina a Ponte Vecchio, poi siamo tornati a casa. Potevo comprare tante altre squadre, ma mia moglie voleva stare in una bella città e quindi abbiamo scelto Firenze".

Grandi speranze

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"Credevo di vincere almeno un trofeo l'anno scorso, è stata una grandissima delusione. Quest'anno stiamo andando molto bene, vediamo giorno per giorno dove si arriva".

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