Queste le parole del presidente operativo della Fiorentina Mario Cognigni: “Ci siamo presi qualche giorno di vacanza ed iniziamo quella che dovrebbe essere una stagione sportiva importante. Che Fiorentina ci aspetta? Sono trascorsi 10 anni da quando la precedente Fiorentina è fallita e noi abbiamo preso la gestione di una grande squadra. La prima fase è stata di ricostruzione, siamo tornatin in A; c’è stata una seconda fase in cui Prandelli e Corvino hanno fatto vivere a Firenze esperienze bellissime a livello europeo; a questo proposito vorrei ricordare con affetto una figura importante per la nostra società, il direttore Corvino. Lui ha una grande dignità e una grande capacità professionale, lo voglio ringraziare pubblicamente. Oggi inizia la terza fase, una fase che dovrà necessariamente vedere tutti i nostri sforzi orientati a far sì che la Fiorentina riesca a tornare in alto.
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Cognigni: “Oggi inizia la terza fase, per l’Europa”
“L’impegno non è mai mancato, non c’è la volontà di fuggire da Firenze” (COMMENTA)
Gli sforzi della nostra società sono evidenti, l’impegno non è mai mancato. I piani non cambiano, siamo qui oggi a confermarlo. Ci stiamo muovendo nella direzione indicata da Andrea Della Valle.
Pradè è una persona che conosciamo da molti anni, ci siamo trovati subito d’accordo, oggi alla mia sinistra trovate Eduardo Macia che assumerà la veste di direttore tecnico. Gestirà e sarà il referente di un’importante area scouting, dovrà monitorare a 360° tutto ciò che avviene nel contesto calcistico mondiale. Macia avrà un ruolo molto importante anche per il settore giovanile, avrà la supervisione tecnica dell’intero settore.Guerini si è preso qualche giorno di vacanza, rimarrà nel nostro organigramma. Stabiliremo un ruolo importante per la sua figura.
In questa fase vogliamo lavorare per riportare la Fiorentina in Europa, lo avevamo detto anche l’anno scorso, dal punto di vista sportivo è stato un disastro, dal punto di vista economico è stato un mezzo disastro. Oggi l’Europa ha imposto norme molto rigide a livello economico. Dobbiamo ricostruire fin da subito una squadra competitiva, in grado di riportare stimoli e entusiasmo.
Vogliamo ritornare nella posizione che riteniamo più opportuna per una squadra di calcio, vogliamo tornare in Europa.
Stiamo lavorando per priorità, quello che abbiamo fatto in quest’ultima settimana è un passo fodamentale, ritengo che aver già cambiato concettualmente il modo di lavorare è una rivoluzione. Adesso abbiamo la priorità del tecnico e poi di scegliere la squadra, non escludo di pensare ad altre modifiche in quel momento. Nell'ultimo bilancio è stata dichiarata una perdita economica di 32 milioni di euro. La necessità di avere un equilibrio finanziario non è terminata, i finanziamenti che sono stati fatti e quelli che saranno fatti si avvicineranno molto ai 30 milioni.
È riduttivo parlare degli errori che abbiamo fatto sia a livello sportivo che non, la soluzione è forse quella che interessa di più: c’è la voglia di ricominciare un ciclo importante, dimenticando l’ultimo ciclo – quello degli ultimi anni – che non ci ha soddisfatto.
Sarà individuato un tecnico che possa rappresentare il giusto equilibrio, ciò che la società vuole raggiungere.
Proviamo a ricominciare a vincere, in questa direzione stiamo ceracndo di muoverci. Quello che non è deve mai mancare è la concezione che questa società sta svolgendo il lavoro non secondo il proprio interesse, ma per il bene di Firenze.
Lo stadio nell’area Mercafir? Nardella è una brava persona ma molto spesso con i numeri si…taglia, non è una provocazione, solo una battuta. I toni di assoluto trionfalismo andrebbero un po’ rivisti. Solo lo stadio non risolverà i problemi della Fiorentina, per avere una Fiorentina molto vicina alle big occorreva un progetto molto più ampio, fare solo lo stadio è poco. Nel momento in cui il Comune farà il bando, noi saremo molto attenti all'area Mercafir.
Le esternazioni di Diego Della Valle sono quelle di un uomo di buon senso e di un proprietario di un club di calcio. Per noi non sono concetti nuovi, sono gli stessi concetti che avevamo presentato nel 2010, nel momento della presentazione delle maglie, quando dicevamo che il calcio deve essere un divertimento. Non c’è la volontà di fuggire da Firenze, Diego ha evidenziato che ci sono tensioni troppo forti in un mondo in cui l’obiettivo principale è quello di divertirsi. Cerchiamo di essere chiari, a Firenze non c'è violenza altrimenti questo gruppo se ne sarebbe andato da molto tempo. Siamo abituati a conoscere la critica del tifoso fiorentino, è vero che in questa città ci sono minoranze, seppur ridotte, che tengono in ostaggio l'intera tifoseria. Il fair play è un elemento fondamentale per la Fiorentina, se lo scontro Rossi-Ljajic è accaduta nella Fiorentina significa che ci sono troppe pressioni. La situazione rischia di precipitare se non siamo attenti. Siamo sicuri che riusciremo ancora a divertire con meno risorse finanziarie? In generale vivremo molti anni in Purgatorio, prima di tornare nel Paradiso del calcio. Dobbiamo prendere una decisione condivisa da tutti sul tema delle troppe pressioni nel mondo del calcio.
NICCOLO' GRAMIGNI
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