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Chiesa, che succede? E le parole di Mancini fanno riflettere

Non solo giornalisti e tifosi, anche il Ct sta vedendo Chiesa nervoso e giù di morale. "Colpa" della permanenza (forzata?) a Firenze? Chissà, può darsi. La certezza è che Federico è un dipendente viola, è un professionista profumatamente...

Stefano Niccoli

Che succede? Se lo chiedono un po' tutti: tifosi, addetti ai lavori e opinionisti. Cercasi il vero Chiesa. La sottolineatura non è casuale perché tutto si può dire fuorché la stagione 2019-20 di Federico sia iniziata bene. Nessun allarme, ci mancherebbe, d'altronde siamo solo all'inizio di settembre, ma è lampante che qualcosa non va.

Contro il Napoli nessun guizzo, un po' meglio contro il Genoa (ma niente di trascendentale), contro l'Armenia prestazione incolore. Non a caso i quotidiani sportivi e non l'hanno stroncato con una sfilza di 4,5, 5 e 5,5.

L'augurio è che sia solo un ritardo di condizione fisica dovuto all'Europeo Under 21 giocato a giugno. Impossibile, però, far finta di nulla delle parole di Roberto Mancini dopo la vittoria contro l'Armenia: "Sta pagando un'estate complicata, deve mettere la testa sul suo lavoro. Deve essere felice di dov'è perché la Fiorentina è una grande squadra". Dichiarazioni che fanno riflettere. Il concetto è chiaro: non solo i giornalisti e i tifosi, anche il commissario tecnico - uno con un po' di esperienza sulle spalle - sta vedendo Chiesa nervoso e giù di morale. Colpa della permanenza (forzata?) a Firenze? Chissà, può darsi. La certezza è che Federico è un dipendente viola, è un professionista pagato profumatamente e come tale deve comportarsi. Prestazioni incolori non giovano né alla Fiorentina, né a lui perché potrebbe rischiare l'esclusione da Euro 2020.

Sabato prossimo arriverà la Juventus al Franchi: l'occasione migliore per riprendersi tutto con gli interessi.