Il giornalista Stefano Cecchi, firma de La Nazione, è intervenuto a Radio Bruno durante A Pranzo con il Pentasport. Queste le sue dichiarazioni, a partire dalla sconfitta di Udine:
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Cecchi: “Udine spartiacque. Occorre tracciare una linea e ripartire da zero”
"Capisco che è stata sbagliata la campagna acquisti, ma è così poco la Fiorentina?"
Sono frastornato. Nessuno sa capire perchè questa Fiorentina sia così indolente e fragile. Io pensavo che con lo Spezia ci fossimo salvati, invece alla prima occasione ci torniamo dentro. Anche se continuo a pensare che non sia un problema mantenere la categoria. Capisco che è stata sbagliata la campagna acquisti, ma è così poco la Fiorentina? E' come che la squadra faccia il compitino. Udine potrebbe essere anche una gara spartiacque, che sia al termine di un percorso. Ci fermiamo a quattro-cinque giocatori che ci fanno intravedere un futuro roseo. Occorrerebbe fare un mea culpa e ripartire tutto da zero. Questa rosa ha le risorse per salvarsi, ci sono squadre inferiori a noi. Certo, se giochiamo con l'intensità di ieri non diventa così scontato. Pradè? Quando le cose non funzionano, con dispiacere, chi ha costruito questa cosa non può essere assolto. Complessivamente se la Fiorentina è in questa condizione, molte scelte si sono rilevate sbagliate. Ci sono dei punti nella vita sportiva in cui bisogna fare punto e a capo. La speranza è che quella di tracciare una linea e di ripartire da zero. Calendario? Quando noi giochiamo col Parma, si affronteranno Spezia e Benevento. Quella giornata sarà decisiva per i viola. Amrabat? Il suo ingresso in campo è inaccettabile per atteggiamento. Dovremmo chiederci quanto Prandelli ha in mano questa squadra? Non vorrei che Cesare stesse smarrendo la rotta e che si stia creando delle ruggini all'interno dello spogliatoio. Prandelli? Mi aspettavo di più da lui. Non c'è stata la svolta emotiva che di solito avviene in seguito ad un cambio di guida tecnica.
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