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L'opinione

Cecchi: “Contestiamo Italiano, ma manteniamo la ragione. Non apprezzo…”

Redazione VN

E' ancora presto per emettere giudizi? Cecchi prova a fare chiarezza

Il noto giornalista Stefano Cecchi è intervenuto in studio a Radio Bruno:

"Anche ieri uno dei migliori in campo è stato Amrabat: che la musica sia diversa rispetto a prima è cosa ovvia. L'anno scorso il nostro possesso palla era diverso. Italiano ha preso la squadra e l'ha resa simile a livello di apparenza, ma diversa a livello effettivo. E' passato al difendere benissimo e attaccare bene, ma questo se affronti squadre che si chiudono porta a cortocircuiti. L'assenza di Nico Gonzalez è pesantissima, alcuni giocatori sono in calo. E gli episodi non aiutano".

Fisionomia

"La squadra è prevedibile, l'anno scorso Torreira e Castrovilli la rendevano elettrica. La Fiorentina sarà grande contro le squadre che la aggrediranno, perché ci sono calciatori che si esaltano difendendo e ripartendo. Poi c'è l'errore dell'arbitro, che la Fiorentina ha subito ma che non è assolutamente un alibi. Se si comincia a perdere fiducia nel sistema costruito, è la fine, e ora mi sembra che ci sia un po' di paura. Guardate Ikoné: appena arrivato sembrava potesse spaccare il mondo, ora sta tornando indietro. C'è una bruttissima aria intorno a Italiano, che non è Klopp ma non è neanche l'artefice maximo dei nostri problemi. C'è un'idea di calcio, teniamocela stretta e non facciamoci del male. Contestiamo, contestiamo, ma manteniamo la ragione".

Italiano

"Io lo difendo perché vedo il progetto. Non mi piace che abbia fatto quello che voleva la gente, forse per esasperazione, per poi lamentarsi: vedete cosa succede a non fare le rotazioni? Ecco, questo è sbagliato. L'anno scorso dopo Roma abbiamo continuato a sospingere la squadra nonostante sconfitte ed errori, rifacciamolo. Secondo me il 4-2-3-1 dà molte più alternative a Italiano rispetto al 4-3-3, è un problema di scelte e non di rosa".