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Carletto DJ a VN: “Italiano certezza, turnover ok ma non in un ruolo. Venuti…”

Carletto DJ - Italiano
Quattro chiacchiere con Carletto DJ, presentatore dell'evento di consegna del premio Nereo Rocco a Italiano come "personaggio emergente"

Gabriele Moschini

Dopo la consegna del premio Nereo Rocco a Vincenzo Italiano, abbiamo contattato in esclusiva il presentatore dell’evento, nonché nostro consueto ospite nelle live su Twitch, Carlo Nicoletti, in arte Carletto DJ.

E’ stato un onore e un privilegio per me presentare la 42esima edizione del premio Nereo Rocco in quanto istituzione nel calcio giovanile. A Coverciano è presente un albo d’oro con tutti i nomi di chi ha ricevuto questo premio ed è pazzesco. Quest’anno poi, erano presenti tanti nomi importanti come Italiano, Stefano Pioli, Matteo Marani e non solo”. Commenta lo speaker radiofonico e tifoso viola ai microfoni di Violanews.com.

Durante la premiazione hai avuto modo di scambiare qualche parola con Italiano, come lo hai visto?

Io il mister l’ho visto abbastanza tranquillo. Non ho avuto modo di scambiarci tante chiacchiere perché lui è arrivato a premiazione in corso avendo svolto l’allenamento sempre a Coverciano. Abbiamo visto insieme il gol realizzato dal mister alla Fiorentina ai tempi dell’Hellas Verona e per questo gli ho chiesto se fosse ancora in grado di tirare quelle “bombe", ma mi ha detto che adesso le ginocchia non rendono più come un tempo.

Un giudizio su Italiano

A me Italiano piace tanto, io sono un suo estimatore. Anno scorso per me ha fatto una sorta di miracolo. Con una squadra che, rispetto alla stagione passata aveva cambiato solo pochi undicesimi, è riuscito nell’impresa di valorizzare numerosi interpreti. Guardate quest’anno cosa sta succedendo ad Amrabat. Il marocchino era dato da tutti per perso e adesso è in grado di giocare anche da difensore centrale all’occorrenza. Quello che mi fa stare sereno rispetto al periodo di difficoltà che sta vivendo la squadra è proprio Italiano. Per il suo metodo, il suo modo di lavorare e tutti i riscontri positivi che ho avuto da chi condivide con lui il terreno di gioco: è un martello. Prima della premiazione ho sbirciato un po’ l’allenamento della squadra e vi farei sentire quanto urla… Ripeto, sono ottimista. I meriti di tutto quello che di buono ha fatto vedere la Fiorentina sono suoi.

Difficoltà d’inizio stagione e la scelta di Kouamé titolare

Kouamé titolare l’ho vissuta più come una provocazione nei confronti di Jovic e Cabral. Del tipo “svegliatevi, non pensate di avere il posto fisso solo per il vostro passato”. Kouamé ha dimostrato forza fisica, tenacia e corsa. Io credo che la sua presenza dal primo minuto sia stata uno stimolo per tutta la squadra. Difficoltà? L’anno scorso noi eravamo una sorpresa, quest’anno chi affronta la Fiorentina si prepara in maniera differente, prendendo maggiori contromisure. La bravura di Italiano sarà anche quella di sapersi rinnovare.

Il turnover

Io apprezzo molto il turnover. Molti dicono il contrario però per la Fiorentina, proprio perché ha tanti giocatori di un livello non eccelso, è meglio tenere tutti sulla corda. A volte il mister si inventa delle mosse tattiche un po’ azzardate, però io penso che questo serva a tenere tutto lo spogliatoio sul pezzo. Una cosa che, invece, sistemerei è la titolarità del portiere, l’alternanza non premia. Noi abbiamo Terracciano che, a mio parere, può essere tranquillamente un titolare inamovibile. Oltre a Pietro, anche Gollini è di fatto un altro titolare e non credo sia venuto a Firenze per fare la panchina. In questo senso farei delle scelte un po’ più nette.

Una riflessione sui giovani viola e il vivaio

Noi, per lo spirito che ha, dovremmo avere 20 Venuti. Io son dell’idea che sì, ci vogliono i giocatori forti, ma tantissimo conta lo spirito. A volte con la tenacia puoi andare oltre le tue capacità tecniche e per questo vorrei 20 fiorentini che come Lollo tengono alla maglia viola più di ogni altra cosa. Pensa, a me farebbe piacere che anche Cerofolini giocasse qualche partita. E’ un prodotto della Fiorentina e, fino al brutto infortunio che ha avuto, aveva ampi margini di miglioramento, credo che sia un capitale societario che possa essere sfruttato. Ripeto, son dell’idea che ci vogliano ragazzi con il loro spirito capaci anche di trasmettere il valore di Firenze e della maglia viola al resto dei compagni. Faccio il tifo per loro così come per Sottil e Bianco, che spero possa ritagliarsi lo spazio che merita.

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