Canovi: “Commisso l’unico appassionato. Agenti? No, sono entità finanziarie”

Dario Canovi, ex procuratore tra i tanti di Socrates e Falcao, è intervenuto ai microfoni del Pentasport. Ecco il suo commento sulle ultime operazioni del mercato europeo: "Il mercato l'hanno fatto quei club che non hanno subito i danni della pandemia. La verità è che noi stiamo diventando il quarto campionato in Europa, anche il quinto".

Sul peso dei procuratori nelle trattative: "Durante la mia epoca noi eravamo gli agenti dei calciatori, punto. La nostra bravura si misurava dal modo in cui si riusciva a gestire un giocatore. Adesso sono diventati dei mezzi per il guadagno. Jorge Mendes per dire, è proprietario di tanti fondi che detengono i diritti dei giocatori e per fare la trattativa servono quei diritti. Tutto ciò aumenta il loro potere. Sono entità finanziare, non procuratori. Però attenzione, molti presidenti sono interessati a questi fondi. Ovviamente c'è chi anche protesta, come Commisso che sono degli appassionati e mettono soldi loro nella squadra. Tutti questi presidenti dovrebbero unirsi per fare una lotta al sistema".

Sull'avvento degli americani nel calcio italiano: "Commisso è uno dei pochi che è appassionato, gli altri vogliono fare soldi. La Roma, il Milan, l'Inter tutti interessati a fare soldi. Ovviamente per farli bisogna portare la squadra ad alti livelli e i tifosi sono felici".

Un aneddoto sull'arrivo di Socrates: "Pontello mi chiamò per convincere Socrates a rescindere il contratto. Mi mostro un pacco di tagliandini dell'autostrada che Socrates spendeva per tornare a casa e che i casellanti mandavano a lui. Socrates era un mattiniero".