Antonio Caliendo, ex procuratore di Roberto Baggio, è intervenuto a Lady Radio tornando a parlare del passaggio del Divin Codino dalla Fiorentina alla Juventus : "Baggio, vista dalla parte dei Pontello, doveva essere ceduto per due motivi. Aveva catturato l'attenzione della città, sembrava che la proprietà non esistesse. L'altro motivo è riconducibile agli infortuni; dopo il secondo, il conte Pontello mi chiamò dicendomi a malincuore che avrei dovuto trovare una sistemazione per Baggio. Non mi parlò di speculazioni, questo gli va riconosciuto, ma rimasi sorpreso. Non ebbi difficoltà a trovare una squadra interessata a Baggio, mi trovai con l'imbarazzo delle scelta".
Il racconto
Caliendo: “Pontello voleva cedere Baggio per due motivi. Con Commisso…”
Il procuratore riavvolge il nastro: "Non ebbi difficoltà a trovare una squadra interessata a Baggio, mi trovai con l'imbarazzo delle scelta"
LEGGI ANCHE
Caliendo prosegue: "Parlai con Berlusconi prendendo accordi, ci fu una disputa tra lui e Agnelli. A distanza di un mese Berlusconi mi chiamò dicendomi che a malincuore avrebbe rinunciato perché Baggio doveva andare alla Juve. La reazione di Roberto fu furente, mi ricordò il rapporto tra i tifosi viola e quelli bianconeri, ma gli risposi che quelli erano giochi più grandi di noi. Alla fine si convinse a fare questo incontro con Montezemolo anche se lui non voleva andare alla Juventus. Con Commisso al posto dei Pontello? Con lui mi sarei trovato un po' in difficoltà perché è una persona che stimo moltissimo. Conosco Barone da tanti anni. Con Commisso alla presidenza, Baggio avrebbe sicuramente avuto qualche possibilità in più di restare a Firenze".
© RIPRODUZIONE RISERVATA