Intervistato da DobleMerito, il direttore tecnico Nicolas Burdisso è tornato sul suo arrivo alla Fiorentina
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Il direttore
Burdisso: “Italiano scelto quando sono arrivato io. Nico Gonzalez? Vi spiego”
Il direttore tecnico ripercorre le prime tappe fiorentine
L'ARRIVO A FIRENZE
—Io stavo già lavorando alla costruzione della squadra in quei giorni, abbiamo proseguito con la stessa linea. Quando sono arrivato era già stato deciso il futuro di Gattuso. Abbiamo scelto insieme Italiano e da lì è partito un lavoro che poi ha portato i suoi frutti, con la qualificazione alla Conference League. Non era facile tornare in Europa dopo sei anni, specialmente con una squadra nuova e in un campionato come quello italiano con tante squadre storiche e anche altre che sono emerse recentemente come l’Atalanta. Credo che la cosa più importante fosse iniziare un progetto serio e stabile. Tornare in Europa dopo sei anni non era facile. A Firenze ho trovato il luogo adatto per portare avanti le mie idee di calcio
SU JULIAN ALVAREZ
—L’interesse per lui era reale, ma non c’è mai stata alcuna trattativa. Julian era uno dei tanti ragazzi che il nostro scouting aveva individuato, ma tra questo e iniziare una vera e propria operazione di mercato c’è tanta differenza
SULL'ACQUISTO DI NICO GONZALEZ
—Seguivo Nico già quando ero al Boca Juniors, lo vedevo giocare nello Stoccarda da seconda punta ma a mio avviso avrebbe potuto rendere di più come esterno. Uno dei suoi punti di forza comunque è la capacità di poter tranquillamente ricoprire cinque o sei posizioni in campo, è molto funzionale e intelligente tatticamente. L’acquisto di Nico Gonzalez è stato una conseguenza naturale del fatto che avevamo bisogno di un giocatore forte in quella posizione. Quando si compra un certo tipo di calciatore non è merito di una sola persona bensì il risultato di tutta una serie di valutazioni e decisioni. E’ così che funziona un club di calcio, ognuno possiede un ruolo diverso e parla solo di ciò che gli compete. Oggi, dopo un anno e mezzo, è facile dire che Nico Gonzalez è un giocatore forte, ma al tempo la società e il presidente Commisso fecero uno sforzo importante effettuando l’acquisto più oneroso della storia di questa società
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