Bucciantini: “Nico e poi la lotteria, ora sull’altra fascia rimpiangiamo Ikoné”

Il giornalista Marco Bucciantini è intervenuto a Radio Bruno. Ecco le sue parole:

Contraccolpi? Non ho paura. Giocare questa partita contro il Rapid Vienna è importante, ma la giochiamo perché il preliminare è il massimo che abbiamo saputo ottenere, non siamo ancora bravi da evitarlo. Una squadra deve limitare i difetti ed esaltare i pregi, ma ormai è un marchio, siamo questi, creiamo tanto anche con le grandi e subiamo poco, così il risultato ci sembra sempre beffardo. È il nostro modo di essere e stare in campo, la nostra identità. La chiave è ridurre gli errori individuali. E' una identità, è uno spirito di appartenenza. Col Lecce gli errori non sono sui gol subiti, l'errore è non averla chiusa nel primo tempo. Non so se la Fiorentina è migliore, ma mi piace che si senta tale, perché ha deciso di cambiare. Non capisco perché continuiamo a comprare esterni su esterni, con gli esborsi per tutti gli altri eccetto Gonzalez te ne veniva uno altrettanto forte. Di là è una lotteria e ora tutti rimpiangono l'infortunato Ikoné, che almeno qualcosa combinava. In quel ruolo, forse, andava fatto un setaccio. Beltran? Ti dà l'idea che sia qualcosa di più, che viva la partita, che vada sul pallone. Può essere un giocatore di qualità superiore, abbiamo bisogno di qualcuno che ci esalti. Non so, magari basta anche che Nico faccia una stagione intera, ma due meglio che uno, no? Inseriamolo negli schemi, ma mettiamolo in campo. Deve giocare, a me sembra più avanti fisicamente rispetto a Nzola.

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