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Biraghi racconta: “Qualche screzio col tifo all’inizio. Dico sempre cosa penso”

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Lunga intervista del capitano che si racconta a 360 gradi

Redazione VN

Cristiano Biraghi è intervenuto ai canali ufficiali della Fiorentina. Il Capitano Viola ha toccato tanti temi, dalla sua esperienza a Firenze alle prossime gare della Fiorentina. Ecco le sue parole, partendo dalla Nazionale:

"Sto bene. L'eliminazione dell'Italia fa male perché la Nazionale rappresenta tutto il paese. La qualificazione al Mondiale va oltre lo sport. Bisogna ripartire, anche se non è facile. I miei assist? Non era importante la partita in sé ma era importante per noi ripartire subito contro una squadra forte e in un campo difficile. Averli affrontati così è una prova che ci ha dato forza. Ero sempre in contatto coi ragazzi della Fiorentina e mi hanno detto che è stata una settimana bella in cui ci si è allenati bene. Ci alleniamo sempre con intensità ed entusiasmo. Le vittorie aiutano a tenere su il morale e si fa più gruppo perché il clima è disteso."

Una Fiorentina che è cambiata molto rispetto agli altri anni: "Il mister ci ha dato grande mano quando è arrivato. Per un calciatore è importante sapere cosa fare in campo. Questo aspetto ci ha portato a trovare risultati importanti e la fiducia dei tifosi, che un po' si era persa. Se sono cambiato? La personalità è la solita ma sono cresciuto, avevo 24 anni quando arrivai. A livello sportivo siamo cresciuti tutti. Anche gli altri anni avevamo buoni giocatori, mancava una linea guida, quest'anno sono venute fuori le qualità di chi non aveva fatto bene, come me. Fascia? Responsabilità in più, anche l'anno scorso eravamo in 3-4 a tenere su la situazione. Anche quest'anno ci sono 4-5 persone che mi danno una mano come Jack, Saponara, Callejon, Terracciano e Rosati. Rapporto coi tifosi? Ho sempre detto ciò che pensavo e magari all'inizio c'era stato qualche battibecco con qualcuno, dico sempre quel che penso, anche se può non piacere. Sono contento di questo. Non solo io la gente ha conosciuto me, ma io ho imparato a conoscere la gente."

Qualche domanda sul campo e sui prossimi impegni: "Italiano? Le sue idee ci hanno fatto accendere qualcosa subito. Abbiamo avuto tanti allenatori, si capisce subito se qualcuno ha delle idee importanti. Umanamente è uno che tira fuori tutto quello che puoi dare ogni giorno, non ti fa mai mollare. Dove possiamo arrivare? Lottiamo per l'Europa e le prossime gare sono le più importante. ma questo non è il momento di dire dove arriveremo. Dovremo continuare a fare ciò che stiamo facendo. Dove devo migliorare? In tutto, questa è la mia filosofia, se non vuoi migliorare puoi smettere. Quanto corro in partita? Sugli 11 km in media. Punizioni? Mi alleno 2-3 volte a settimana? Essere Capitano? Ero contento, significa che negli anni ho dato qualcosa, è stato bello. Vivere qui mi piace e la mia famiglia sta bene. Sfida con la Juve? Arriviamo con la nostra mentalità e vogliamo vincere. Dovremo stare attenti a non subire gol, ma la mentalità sarà la solita.

Occhio però anche al derby di domenica: "Biraggiro? Spero di fare un altro gol domenica. Per noi sarà importante avere una spinta da parte dei tifosi, specie nelle ultime gare. Concerti? Spero di tornare a vedere quello di Marracash. Derby? La mentalità deve essere la stesso contro tutti. Sarà una gara complicata. Ci sono tanti giovani che giocano bene, Andreazzoli ha fatto un bel lavoro. Anche all'andata non fu facile e servirà grande attenzione. Abbiamo avuto tanti giocatori in Nazionale, loro magari hanno avuto più tempo per prepararla."

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