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La Fiorentina ha pubblicato i dati del bilancio di esercizio relativo alla stagione 2022/23, nel quale "si registrano ricavi operativi da record". Senza considerare le plusvalenze, infatti, la Fiorentina ha incassato ben 147,9 milioni di euro, un vero e proprio record per il club viola. In questo esercizio si registra una perdita di 19,5 milioni di euro rispetto all'utile da oltre 46 milioni dell'esercizio precedente. Aumentano invece i costi complessivi, soprattutto per l'aumento del monte ingaggi che sale a 86,7 milioni lordi. COMMISSO-FIORENTINA, SPESE E GUADAGNI DAL 2019 AD OGGI
ACF Fiorentina comunica che i ricavi operativi (escluso il player trading) hanno raggiunto il record storico di €147,9 milioni, con un incremento del 33% rispetto ai €111,1 milioni dell'anno precedente. L'aumento dei ricavi è stato determinato dall'incremento dei diritti televisivi della Serie A, delle sponsorizzazioni, della pubblicità e degli incassi di biglietteria, oltre che dai ricavi ottenuti dal Club per il raggiungimento delle finali della UEFA Conference League e della Coppa Italia. I ricavi totali (incluso il player trading) sono diminuiti a €159,6 milioni rispetto ai €233,2 milioni dell'anno precedente, principalmente a causa di minori plusvalenze da cessione di calciatori, pari a €7,7 milioni, rispetto ai €114,1 milioni dell’esercizio precedente. In questo esercizio è stata registrata una perdita netta di €19,5 milioni, rispetto ad un utile netto di €46,8 milioni dell’esercizio precedente, che, come detto, ha beneficiato delle plusvalenze da compravendita di giocatori. I costi di esercizio, prima degli ammortamenti, sono aumentati a €118,7 milioni da €105,9 milioni dell'anno precedente, soprattutto a causa dell'aumento delle spese per il personale che sono cresciute a €86,7 milioni da €80,9 milioni principalmente per stipendi più alti della prima squadra maschile, e dei maggiori costi per servizi, che sono saliti a €27,5 milioni da €21,9 milioni. Escludendo le plusvalenze derivanti dal trading dei giocatori, l'utile prima degli interessi, delle imposte, degli ammortamenti e delle svalutazioni (EBITDA) è aumentato a €29,1 milioni da €5,2 milioni dell'anno precedente. Gli ammortamenti sono saliti a €55,8 milioni da €46,9 milioni, soprattutto a causa di quelli dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori e delle immobilizzazioni immateriali.
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