Progetto? All’inizio le scelte che erano state fatte erano comprensibili, dal punto di vista americano di persone che non conoscevano il mondo del calcio. Il curriculum di Montella e Pradè era importante, le scelte sono state logiche, i problemi sono nati durante il primo anno di assestamento. La conferma di Iachini è quella che lascia di stucco e la storia di queste quattro sessioni di mercato si ripete ogni volta: giocatori che dopo un anno hanno fatto il loro tempo. Ma dire che non c’è stata programmazione no. Voglio sperare che abbiano imparato dagli errori, visto che la gestione della società costa, abbiamo il settimo monte ingaggi e anche a gennaio abbiamo sfoltito la rosa solo temporaneamente, cedendo giocatori senza obbligo di riscatto. Al loro posto sono arrivati due giocatori non pronti, e uno addirittura a titolo definitivo: il problema è più che programmazione è il fatto che non sembra di vedere un piano di rafforzamento.
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Basile: “Commisso? Più che programmazione è mancato un vero piano di rafforzamento”
Le parole del giornalista dagli States
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