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Antognoni: “Firenze mi ha dato tutto. L’affetto dei fiorentini vale un trofeo”

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Le parole della leggenda della Fiorentina Giancarlo Antognoni sul suo passato a Firenze e non solo
Redazione VN

Giancarlo Antognoni ha rilasciato un'intervista al portale Calcissimo.com dove ha parlato dei suoi anni a Firenze e della differenza tra il calciatore e il dirigente :

Cosa ha rappresentato e cosa rappresenta la Fiorentina per te oggi?

La Fiorentina per me ha rappresentato tutto, ci ho passato una vita quindi c’è sempre il rapporto di amicizia con i tifosi e con la città. Ti sei mai pentito di non aver accettato offerte di club più forti? Visto il riscontro che ritrovo nei miei confronti credo di aver fatto la scelta giusta. Oggi quando vado in giro per Firenze tutti mi salutano volentieri e mi riconoscono. Se in quel periodo avessi deciso di cambiare aria non avrei queste dimostranze di affetto nei miei confronti, quindi alla fine ho vinto poco ma mi sono conquistato l’affetto dei fiorentini che per me è la cosa più importante. Un giocatore che ti è rimasto più impresso alla Fiorentina? Tutti cercavano di dare il massimo, ma come amico che ancora oggi frequento dico Moreno Roggi. Lui ha avuto quello sfortunato infortunio al ginocchio e ha smesso di giocare giovanissimo Altri talenti come te? Ho avuto la fortuna di giocare con calciatori del calibro di Baggio, Passarella, Ramon Diaz e Socrates. Anche da dirigente ho avuto giocatori importanti come Batistuta e Rui Costa. Le vere differenze da giocatore e dirigente? È un mestiere diverso. Da calciatore sei protagonista, da dirigente cerchi di fare qualcosa di concreto per la tua squadra, per la tua città e per l’affetto che tu hai nei confronti dei tifosi. In Italia o all'estero hai mai ricevuto offerte dai top club? In Italia di veramente concrete ed esplicite ho avuto offerte da Juventus e Roma. Gli ultimi due anni li ho fatti in Svizzera che non era una prima scelta ma volevo fare un finale di carriera più tranquillo.


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