Scegliere di tifare la Fiorentina non è facile, nel senso che, dal 2005 ad adesso, non abbiamo vinto un solo trofeo. Eppure abbiamo sognato con le finali europee, e nonostante le sconfitte, ci sono sembrate bei traguardi, e un modo di ricostruire un esperienza europea alla squadra, invece di fare come il Bologna, che si è qualificato alla Champions League senza essere preparato, e con un coefficiente UEFA molto basso, e che ora rischia di uscire facendo anche perdere punti al campionato italiano. La Fiorentina di Palladino ci fa sognare e sperare di vincere un trofeo, e forse, il nostro terzo scudetto. Io ci credo. Ma bisogna fare come l'Atalanta di Gasperini, costruire un progetto a lungo termine. Non si puo' cambiare allenatore ogni due anni. L'allenatore deve sposare il progetto della squaddra, e crederci, anche se ci vuole tempo. E' solo in questo modo che potremo giocarcela con le "big", spendendo molto meno. La prossima partita della Fiorentina, a Cipro, si svolge ad appena un'ora di volo dal Libano. Se ci fosse la pace, mio fratello ed io avremo quasi potuto andare a tifare viola allo stadio. Per noi, tifare viola rispecchia la nostra filosofia di vita. Meglio arrivare secondi, che essere ladri. Avremmo potuto andare via dal Libano, ed abbandonare questo piccolo paese alla sua sorte. Pero, il paese del cedro merita meglio di questo. Le grandi nazioni si comportano come le squadre strisciate in campionato, giocando a scacchi e risico sul territorio degli altri, e per i piccoli paesi come il Libano, è davvero dura.
Ho 33 anni, sono ingegnere ambientalista, appassionato dalle piante e dall'agricoltura biologica, e sono anche scrittore. Ho scritto due romanzi di fantasia, in lingua inglese, non ancora pubblicati. Se un giorno questi romanzi hanno successo, faro' di tutto per fare conoscere la Fiorentina anche nei paesi anglo-sassoni. Non posso dirne di piu' per ora, ma ho trovato un modo di incrociare la mia passione per la scrittura, e per il calcio e i colori viola. Credo che la mia storia sia abbastanza atipica, e merita forse di essere ricondivisa sui siti che durante anni leggevo per seguire ogni notizia della Fiorentina. Nessuno immagina che ci sono tifosi viola in Libano credo.
Per me, giocare a calcio, e piantare alberi, sarebbero ottimi modi di fare la pace tra i popoli. Invece di fare uso di violenza, immaginate se i cittadini dei paesi in conflitto si ritrovassero al confine, per discutere, per parlare, per giocare a calcio, per piantare alberi. Non ci sarebbero guerre. Alla fine, siamo tutti essere umani, e ogni essere umano merita compassione.
Se qualche tifoso viola è toccato e commosso da questa storia, potete scrivermi, o aggiungermi su Linkedin https://www.linkedin.com/in/erik-zakhia/
Grazie di cuore, e Forza Viola!
Erik
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