Ecco la seconda parte dell'intervista ad Amrabat riportata dal "The Athletic".Marocco, famiglia e la sua infanzia i temi toccati:
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Amrabat /2: “Mondiale? Che rammarico. Giocai con la schiena bloccata”
Ancora Amrabat: "Così fermai Mbappé. Con la Spagna mi misi a piangere. Io non potevo giocare, avevo la schiena bloccata"
Mbappe? Il video dove si vede il mio intervento su di lui lo guardo ancora. Si vede dalla mia faccia che ho dato tutto in quello sprint. Tutti conoscono il suo fisico e la sua velocità. Stavamo perdendo 1 a 0, non potevo permettergli di fare il secondo gol. Con il mio intervento lo stadio ha esultato come se fosse stato un gol. Macron? Mi ha fatto un bel complimento. L'ho apprezzato molto. Famiglia? Nessuno faceva il calciatore, erano grandi lavoratori. Invece, per me e mio fratello il calcio era tutto. Giocavamo per strada senza regole. Poi andai all'FC Utrecht. Lì incontrai Erik Ten Hag. Lui è stato importantissimo per me. Mi ha fattoi crescere, mi ha seguito e mi ha reso quello che sono ora. Molti allenatori pensano alla squadra, lui si concentra sui singoli. Mi faceva vedere video e mi diceva dove migliorare. Ringrazio lui per tutto quello che so oggi. Marocco? Con la Spagna mi misi a piangere. Io non potevo giocare, avevo la schiena bloccata. Lavoravo con il fisioterapista, ma sentivo dolore. Il ct mi ha detto di giocare, io avevo paura di deludere tutti. Ero stanco e con un gran dolore alla schiena. Io giocai, con il rischio di uscire dopo 10 min. Però al fischio iniziale, tutto sparì. Mondiale? Ancora oggi ho un grande rammarico per come è andata. Non so quando risuccederà
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