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MILAN, ITALY - MARCH 02: Riccardo Sottil arrives at the stadium prior the Serie A match between AC Milan and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on March 02, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Calma, siamo soltanto al secondo giorno di ritiro al Viola Park, la Fiorentina non è assolutamente una squadra completa e non sappiamo ancora quale sarà il sistema di gioco definitivo di Stefano Pioli. Soprattutto ci sono oltre trenta giocatori convocati, tanti esuberi da piazzare o valutare, felici e scontenti e tante valutazioni che soltanto ieri hanno preso il via. Ma c'è un giocatore che, volenti o nolenti, a Firenze è andato e tornato tre volte, sempre lì sul punto di sbocciare (per poi tornare indietro), che potrebbe - e anche qui usiamo un condizionale grosso come una casa - rivelarsi utile al neo tecnico viola
Nelle prime prove di 3-5-2 (per questo modulo ad oggi sembra disegnata la rosa viola), Riccardo Sottil è stato schierato a destra come esterno a tutta fascia. Al 15 di luglio, dunque agli albori della stagione e senza altri giocatori di ruolo a ricoprire il ruolo di vice-Dodò, è lui l'alternativa al brasiliano in questa prima fase di ritiro. Un ruolo che solo da giovanissimo ha ricoperto, nella stagione 2019/20, dopo il ritorno dal prestito al Pescara in B e prima dell'annata passata a Cagliari.
Era una Fiorentina molto diversa, la prima di Commisso, piena di inciampi e difficoltà. Fu Montella (a fare di necessità virtù) a vederlo per primo in quella posizione (in maniera piuttosto sporadica a dire il vero) prima di perdere minutaggio con Iachini. Nelle stagioni successive invece, solo 4-3-3 o 4-2-3-1, e quel progetto di esterno a tutta fascia è andato a farsi benedire. Quest'anno però, può cambiare di nuovo tutto, ma da qui alle ore 20 del 1° settembre la faccenda è lunghissima.
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