Città che vai, problemi con lo stadio che trovi. Incredibile ma vero, l'impasse del calcio italiano sul fronte infrastrutture arriva a toccare anche il sacro. L'oggetto del contendere è lo stadio di Napoli, anche se, in questo caso, a differenza delle complicazioni e delle lungaggini che stanno tenendo banco a Firenze (e non solo), il riferimento non va direttamente alla costruzione fisica ma all'etichetta. La questione relativa alla possibile nuova intitolazione dell'attuale San Paolo a Diego Armando Maradona, è stata commentata da Don Tonino Palmese, sacerdote storicamente impegnato con Libera e presidente della fondazione Polis.
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Stadio Napoli a Maradona? Don Palmese si oppone: “San Paolo è l’Apostolo delle genti”
Polemica a Napoli. Don Palmese ha scritto al prefetto Marco Valentini affermando di aver "assistito con dolore a questo colpo di spugna"
Come riporta l'edizione odierna del quotidiano Repubblica nello spazio riservato allo sport, Don Palmese ha scritto al prefetto Marco Valentini affermando di aver "assistito con dolore come con un colpo di spugna possa portare alla cancellazione del titolo 'San Paolo' allo stadio della nostra città per sostituirlo con il nome di Maradona".
"Ovviamente - evidenzia il sacerdote - è più che giusto che Maradona (calciatore) venga onorato il meglio possibile. Mi permetto però di ricordare che San Paolo l'Apostolo delle genti venne in quel territorio per annunciare per primo Gesù morto e risorto". Così don Tonino lancia una proposta che, ipotizza, "potrebbe consistere in una cosa cara anche a Diego credente: stadio San Paolo di Maradona. Oppure si potrebbe ovviare come a Milano (dove lo stadio si chiama San Siro – Meazza) e intitolarlo San Paolo – Maradona".
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