Ha poi continuato parlando del cambiamento subito dal calcio italiano femminile negli ultimi anni: "E' cresciuto tanto sia il livello delle partite che quello delle calciatrici, delle società, in tutto quello che abbiamo per fare il nostro lavoro in maniera professionistico, i campi sono migliori e gli allenamenti migliori. Io ho la fortuna di stare a Firenze alla Fiorentina dove abbiamo veramente tutto. Ma dobbiamo ancora fare tanti cambiamenti. Per me è una delusione vedere i campi che non sono pieni o le società che non credono nella divisione femminile. Alla fine sappiamo che è un prodotto in cui dobbiamo fare un investimento perché ora non c'è un ritorno ma abbiamo il dovere perché per il calcio femminile per tanti anni nessuno ha fatto niente. Ora è il momento di fare".
Ti senti una leggenda? "Se penso a una leggenda penso a tanti calciatori e calciatrici che hanno finito la loro carriera o non sono più con noi, io per fortuna sto ancora giocando, gioco ad alto livello, sono viva perciò per definirmi leggenda deve passare ancora un po' di tempo, sicuramente mi sento protagonista dell'evoluzione del mio sport e di quello sono tanto orgogliosa".
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