Passato
—Qualche soddisfazione me la sono già tolta, pur essendo abbastanza giovane: ho allenato in Champions la Roma e il Siviglia, ho vinto all’Old Trafford un ottavo di finale passando il turno, ho vissuto tre anni straordinari a Firenze proponendo un calcio innovativo, senza incontristi a centrocampo. Mi paragonano a Terim? Essere accostati a chi ha fatto la storia del calcio turco per decenni mi riempie di orgoglio. Con Fatih ho un bel rapporto, c’è stima reciproca, ci siamo incontrati qualche mese fa. Lui è di Adana, dove ho lavorato. Ho allenato la Fiorentina dopo di lui, il Milan dopo di lui e la Turchia dopo di lui. Diciamo che il nostro incrocio è scritto nel destino
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