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Insulti razzisti all’ex viola Gerson: “Chiudi la bocca negro”. Lui: “È così da sempre”

(Photo by Bruna Prado/Getty Images)

Il calciatore è stato insultato da un avversario dopo la vittoria del suo Flamengo per 4-3 sul Bahia: "È da quando avevo 8 anni che mi sento chiamare così"

Redazione VN

"Chiudi la bocca, negro" è qualcosa che non deve accadere più. Così Gerson, centrocampista brasiliano ex di Roma e Fiorentina e oggi al Flamengo, si sfoga sui social dopo gli insulti razzisti ricevuti nella vittoria per 4-3 sul Bahia da parte di un avversario, il colombiano Ramirez. "Amo la mia razza e lotto per il colore della mia pelle - scrive Gerson su Instagram - È da quando avevo 8 anni, da quando ho iniziato la mia carriera nel calcio, che mi sento dire "zitto, negro". Non ci sono riusciti e non ci riusciranno nemmeno adesso. Non basta non essere razzisti, bisogna essere antirazzisti. Non "chiuderò la mia bocca", la mia lotta, la lotta della gente di colore non si fermerà. Il razzismo è un crimine e come tale deve essere trattato in tutti gli ambienti, compreso il calcio".

I FATTI - L'episodio denunciato da Gerson - si legge su Gazzetta.it - è accaduto al 7' del secondo tempo, col Flamengo avanti 2-1. Il giocatore era intervenuto in un battibecco fra un suo compagno di squadra e Ramirez, che a quel punto lo avrebbe zittito dicendo "Chiudi la bocca, negro". I compagni di squadra del calciatore hanno cercato di calmare Gerson, ma il ragazzo era su tutte le furie. Poi, ha anche litigato col tecnico del Bahia, l'ex c.t. del Brasile Mano Menezes che poi a fine partita è stato anche esonerato per la 14° sconfitta in 24 gare. Mentre il Bahia sul caso Ramirez non ha ancora preso una posizione, la Federcalcio brasiliana, invece, ha ribadito la condanna di qualsiasi forma di razzismo ed annunciato di aver sollecitato il Tribunale superiore di giustizia sportiva ad aprire un'indagine su quanto accaduto.

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