Graziani: “A Praga alla pari, finale da 50 e 50. Cabral o Jovic? Insieme”

Ciccio Graziani è intervenuto a Radio Bruno nel corso di "A pranzo con il Pentasport" sul momento della Fiorentina di Italiano:

Finale di Praga? "La Fiorentina arriva bene alla finale di Conference, anche la sconfitta in finale di Coppa Italia a Roma ci dà la consapevolezza e l'autostima di pensare davvero in grande. La squadra sta bene, ha la sua forza. Speriamo che i giocatori importanti che ha in rosa abbiano una gran serata per giocarcela. Ci arriviamo alla pari, 50 e 50. Comunque vadano le cose, è una stagione con una crescita professionale non indifferente. Ti sei giocato due finali, sei stato protagonista in queste realtà e c'è stata crescita di autostima nei calciatori. Vincere sarebbe la degna conclusione del percorso. Dovessimo perdere, ci accontenteremmo dell'esperienza acquisita tra giocatori, allenatori e società".

Errori da evitare? "Penso ci saranno errori di partita, di campo, ma non mi aspetto errori di sottovalutazione dell'avversario o dovuto alla poca attenzione all'appuntamento".

Pochi biglietti? "C'è grande interesse nel vedere queste partite, al di là di chi arriva a giocarle. Giocarla in uno stadio così piccolo non ha senso, è un torto per la stessa Uefa perché incassa meno. Poi così vai incontro a problemi di ordine pubblico, se 15 mila tifosi inglesi arrivano in città senza biglietto e altre migliaia da Firenze".

Berardi? "Se ci fossero state le condizioni lo avrei portato a Firenze. Certo poi vanno valutati anche i costi del cartellino e dell'ingaggio. La stagione di Nico è stata in alcuni momenti molto buona e in altri un po' meno. Ha avuto anche dei problemi fisici a limitarlo".

Cabral-Jovic? "Non alleno la Fiorentina, ma se lo facessi li avrei fatti giocare insieme più spesso. Le poche volte che lo hanno fatto, Jovic è quello che ne ha tratto i maggiori benefici. Da solo non regge l'area fi rigore, da seconda punta si smarca meglio e ha più spazi. Tecnicamente è bravo e potrebbe essere maggiormente positivo. La stagione di entrambi non è stata positiva, anche se ci sono stati dei segnali. Il dilemma è se continuare con loro anche la prossima stagione, sperando in una crescita. Qualcuno però potrebbe dire che si era fatto lo stesso ragionamento l'estate scorsa".