La missione di salvare la Salernitana è disperata, ma Liverani ci proverà con tutto se stesso
Giornata di presentazione in casa Salernitana per Fabio Liverani, il nuovo tecnico del Cavalluccio che subentra a Filippo Inzaghi. Vi riportiamo alcune delle dichiarazioni dell'ex centrocampista viola.
“Mediamente io e il mio staff cerchiamo di avere un’idea su tutte le squadre quando siamo fermi. ho visto la squadra, è evidente che ha avuto un po’ di cambiamenti col mercato di gennaio, non c’è tanto tempo ma la volontà di costruire qualcosa sì, partita dopo partita, senza scadenze a lungo termine o tabelle. I valori individuali sono medio alti ma ad oggi il collettivo ha espresso poco. Dobbiamo diventare squadra. Se ho accettato, a prescindere dalla storia col direttore che mi emoziona, è perché credo si possa ambire ad avvicinare le squadre davanti a noi”.
PIAZZA - “In questa città è stato fatto un miracolo sportivo un paio d’anni fa. La tifoseria è stato valore aggiunto per arrivare a farlo. Chiedere qualcosa ai tifosi non è facile, siamo noi a dover dare qualcosa, atteggiamento, determinazione, fame di poter finire la partita stremati e con orgoglio. Se noi diamo qualcosa, la gente ricambierà con tantissimo. Basta poco per accendersi a questa piazza”.
RUOLI - “Candreva ha carisma tecnico, la squadra deve appoggiarsi e mettere in condizione i giocatori di qualità di potersi esprimere. A prescindere dal ruolo, lui e Dia sono elementi che un minimo di libertà e spazio in campo se lo trovano da soli, l’importante è che siano armonici con gli altri, altrimenti non siamo in grado di sostenerli. L’Inter porta i due attaccanti a difendere a 25 metri dalla porta, anche i nostri devono farlo e poi essere valore aggiunto quando dobbiamo far male agli avversari. Capitano? Non ho grande difficoltà, entrando a febbraio, a lasciare le gerarchie come erano. Lo spogliatoio è sacro, i giocatori sanno gestirlo. Ho grande rispetto e lascio a loro la gestione degli spogliatoi. Le regole e il controllo di tutto passa sempre per l’allenatore ma se non ci sono cose su cui intervenire, dopo 7-8 mesi credo che la gestione già decisa vada bene”.