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Cecchi Gori: “Spolpato da gente senza scrupoli. Fiorentina? Fu un atto sentimentale”

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"Tutta Firenze ci chiese di prendere in mano la squadra di calcio e lo facemmo volentieri"

Redazione VN

L’ex presidente della Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori, ha rilasciato una lunga intervista raccontando a La Repubblica le fasi più importanti della sua vita. In particolare, l'ex produttore cinematografico si è in primis soffermato sullo stato attuale della sua vita che vede tante cause in piedi ancora adesso, di cui una una monstre con Telecom in cui in ballo ci sono ben 900 milioni di euro. Vittorio spiega anche come il suo enorme patrimonio sia stato spolpato da gente senza scrupoli: “Derubato perfino da alcuni avvocati che mi avrebbero dovuto difendere! Agli indici odierni quel patrimonio è calcolabile intorno a un paio di miliardi di euro”. E come adesso sia tornato alle origini tornando a vivere nella casa dei suoi genitori: "L'unica vera ricchezza che mi è rimasta sono i ricordi, quelli belli, naturalmente"

Presidente della Fiorentina

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Spazio anche per la parentesi nel mondo del pallone, di cui Cecchi Gori spiega come nella sua idea di business ci fosse quella di creare una piattaforma i cui asset principali fossero i diritti cinematografici e i diritti del calcio. L'acquisizione della Fiorentina in questa direzione? Ecco come ne parla Vittorio: “All'inizio no, tutta Firenze ci chiese di prendere in mano la squadra di calcio e lo facemmo volentieri. Fu un atto sentimentale. Tra l'altro il babbo e la mamma si erano conosciuti allo stadio durante una partita di Fiorentina Juventus. Il business dei diritti venne dopo. Avevo in mano le due cose più popolari in Italia: il cinema e il calcio. Era l'occasione per rendere il Gruppo Cecchi Gori protagonista".

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