Il commento

VON-CI POSSO CREDERE – Poppea e il gabbiano Jonathan

leonardo Vonci
Il commento a tinte Viola del tifoso storico Leonardo Vonci dopo l'inaspettato pareggio contro il Lecce.
Leonardo Vonci

Benvenuta Poppea

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Questo inizio di campionato ci ha proposto risultati impensabili grazie soprattutto a temperature infernali. Le vere vincitrici sono solo le agenzie di scommesse: sta arrivando in Italia il ciclone Poppea che spazzera' il caldo eccessivo di questo fine agosto, farà rifiatare non solo gli atleti, soprattutto noi comuni mortali che svolgiamo lavori di fatica. Vincenzo Italiano nell'analizzare la gara contro il Lecce, ha citato più volte questa problematica. Per fortuna dovremmo essere al rush finale, le piogge con l'abbassamento delle temperature, darà a tutti noi, in particolare modo a chi fa sport, nuova energia e recupero psico fisico. Logicamente Poppea non impedirà di prendere gol, oppure togliere amnesie, altrimenti la potremmo tesserare. Ve l'immaginate la floreale maglia bianca con la scritta Poppea, andrebbe a ruba!!!!

Gabbiano Jonathan

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Anno scorso mi sono potuto godere nel mio buon posto in Maratona, le giocate di Jonathan Ikoné, penso che sia l'unico vero funambolo di fascia che crei superiorità e assist. Il recupero di Jonathan sarà molto importante per la Fiorentina: le partite decisive lo hanno sempre visto protagonista e titolare inamovibile, Italiano senza di lui è in netta difficoltà. Brekalo non è un esterno puro, Sottil cresce alla velocità del progetto stadio, Nico lo vedo più come una seconda punta dotata di un grande colpo di testa.


Vedendo giocare Beltran, penso che con la classe di Ikoné, si sposi in maniera determinante. Il francese ha colpi ad effetto, finte di corpo che fanno cadere anche i gelatai in tribuna, corsa felpata e tocco sopraffino, non capisco come non conquisti la gran parte dei tifosi viola.

Lavori in corso

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Ascolto nelle varie radio degli psicodrammi dovuti ai risultati delle partite, invito tutti a stare calmi, è ancora il 28 agosto, le squadre hanno il lavoro sulle gambe, i nuovi si devono integrare, gli stranieri arrivati adesso non conoscono la lingua. Le problematiche all'inizio ci sono , ci vorrà un po' di tempo per capire bene la fisionomia della squadra, ricordo ai più giovani che Daniel Passarella, per i primi 6 mesi in Italia, soffrì come una bestia, tanto che tanti tifosi rivolevano in campo il buon Roberto Galbiati e si parla di un dei liberi più forti della storia del calcio mondiale, insieme a Scirea e Beckenbauer.

Non aprite la bocca e sparare giudizi affrettati, ricordo il cartello che scrisse sulla porta dello spogliatoio il buon Sven Goran Erikson a Luca Mattei: PRIMA DI APRIRE LA BOCCA AZIONARE IL CERVELLO!!

Portiere e centrale sinistro

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I nostri vecchi quando ci hanno cresciuto, ci hanno insegnato che si compra solo quello che ci serve, dove possiamo arrivare con i soldi, acquistare ottimi prodotti che durino nel tempo, CHI PIU' SPENDE MENO SPENDE ci dicevano nonni e genitori.

Il portiere e il centrale erano i ruoli scoperti dalla scorsa stagione, i primi acquisti da fare per sistemare la squadra, il mio sogno erano Vicario tra i pali e Sutalo accanto a Milenkovic. Acquistato questi due, poi avrei pensato agli altri ruoli, capisco che il mercato è difficile ma soprattutto sul portiere avrei posato molta più attenzione nella scelta, possibilmente un italiano pronto per essere buttato nella mischia da subito. Auguro al ragazzo danese ogni bene, spero che sbocci e che diventi un portiere importante.

Fabiano Parisi

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Sono molto contento dell'arrivo in viola di questo ragazzo, lo seguivo anche a Empoli, prima delle doti tecniche mi hanno colpito i suoi comprtamenti, se non sbaglio non ho visto sul suo corpo dei disegni di inferni o deliri, si è presentato il primo giorno con camicia bianca e panta corto, arrivato in treno a Santa Maria Novella, sta giocando molto bene ma il suo modo di stare al mondo mi ha ricordato i vecchi tempi, quando i calciatori erano legati a dei valori di educazione, rispetto, professionalità. Bravo Fabiano, Renzo Contratto arrivò dal Pisa nel 1981, corsa, impegno, grande amore per il proprio lavoro. Ti auguro di fare una carriera come Renzo, ancora amatissimo a Firenze.

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