Cosa significa tifare Fiorentina? Una domanda che merita una risposta seria e pensata. Proprio per questo motivo, abbiamo posto il quesito a Silvia Scaramelli, vera tifosa viola da più di 70 anni. Nata il 4 dicembre del 1949 a Firenze, dal 1973 vive a Innsbruck, dove la squadra di Italiano sta svolgendo la seconda fase della preparazione precampionato.
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VN – Silvia Scaramelli, viola nel cuore: “Io e la Fiorentina, una cosa sola”
Salve Silvia, cosa ci fa una fiorentina doc come lei in Austria?
Sono nata a Firenze, battezzata nel Battistero. A 18 anni ho festeggiato lo scudetto 68/69 allo stadio. Nel 70' sono venuta in Austria e per un breve periodo sono stata a Vienna. Nel 73 però, mi sono stabilita definitivamente qui, a Innsbruck. Nonostante ciò, io ho sempre seguito la Fiorentina. Indimenticabile l'emozioni al Franchi nel vedere Batistuta, Terim in panchina e la Champions League. Siamo stati sempre accanto ai colori viola, anche durante il fallimento. Che festeggiamenti dopo le gare con il Perugia, che valsero la Serie A.
Ecco, mi vuole spiegare il suo rapporto con la Fiorentina?
Io ho più sangue viola nelle vene, che rosso. La passione per la Fiorentina è frutto di mio padre, che ci ha fatto amare Firenze e la sua squadra. Ho conosciuto giocatori come Merlo, Esposito. Abbiamo seguito la squadra ovunque. Per me Fiorentina vuol dire Firenze e Firenze è la mia città. Solo a parlarne mi vengono i brividi. La squadra rappresenta te stesso e il colore viola è il mio colore, anche se tutti dicono che porta male (ride ndr).
Lei ha portato il viola in Austria, ma ho saputo che vuole davvero farsi riconoscere...
Si, assolutamente. Io ho una targa personalizzata "I VIOLA 1" che spostiamo da macchina in macchina. Abbiamo un'autorizzazione che dura 10 anni, rinnovabile. Mia sorella ha "I VIOLA 2".
E mi dica, come la vede la nuova stagione ormai alle porte?
Sono più positiva rispetto all'anno scorso. Ovviamente, mi auguro di vedere cose migliori rispetto all'ultima annata. Detto ciò, desidero sottolineare una cosa. Le emozioni che ho vissuto con Batistuta, Rui Costa, Chiesa e tutti gli altri, sono qualcosa di unico che raramente può ricapitare. É qualcosa difficile da descrivere.
Anche in società ha assistito a molti cambiamenti...
Io ho sempre creduto che in società servi qualcuno che ami la Fiorentina. Adesso abbiamo Commisso, americano e calabrese. Sinceramente, non vorrei assistere ad un'altra cessione. Un mio pensiero però, va a Cecchi Gori che ci ha fatto provare emozioni bellissime.
E la Fiorentina migliore?
Quella di Batistuta e Rui Costa, mamma mia che partite. Personalmente, sono legata anche all'anno di Terim sulla panchina viola. Il 4 a 0 con il Milan non lo dimenticherò mai.
A proposito di Terim, lei ha fatto davvero un gesto importante per il mister nel 2001...
Io raccolsi qui a Innsbruck ben 2.500 firme che inviai alla Fiorentina per convincerli a non esonerare Terim. Poi dopo ci fu il fallimento e io corsi subito a Firenze sotto la sede, ai tempi in Piazza Savonarola.
La ringrazio Silvia per questo salto nel passato...
Grazie a lei, parlare di Fiorentina è un modo per tornare indietro e rivivere momenti bellissimi. FORZA VIOLA!
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