Dalla 10 delle giovanili, al nuovo ruolo studiato da Abel
—Proprio come Danilo e Patrick de Paula, il classe 2002 ha visto il suo spostamento da mediano arretrato rispetto all'inizio della sua carriera, dove giocava come numero 10. Fabinho è quindi un altro esponente dell'Academia de Volantes do Palmeiras. "Il Palmeiras è una squadra che propone gioco, per questo è importante avere giocatori di qualità nei passaggi. Coloro che erano trequartisti finiscono per essere spostati al ruolo di centrocampista difensivo", ha detto Fabinho in un'intervista alla UOL. Ha poi aggiunto: "Prima, giocando da centrocampista, non ero un gran marcatore. Poi però ho dovuto lavorare per migliorare molto sotto questo aspetto e unire la marcatura alla qualità tecnica che già avevo". Doti da trequartista, spostate sulla mediana. Questo è Fabinho, giocatore che per movenze, tecnica e aggressività può ricordare, in un certo senso, Casemiro, anche se il centrocampista ex Real Madrid è più strutturato fisicamente. Deve tutto questo anche ad Abel Ferreira, suo allenatore al Palmeiras, che ha studiato per lui un ruolo più congeniale. In passato fu vicino anche alla panchina viola, poi la Fiorentina puntò su Iachini.
La Copinha di Neymar e il gol nel derby di Sao Paolo
—Tre settimane fa, nel derby contro il Corinthians, il centrocampista brasiliano ha siglato il gol del vantaggio (partita terminata 2-0). Da ragazzo cresciuto nel Verdão (Palmeiras), prima esordire e dopo segnare il primo gol tra i professionisti sempre contro il Corinthians non ha prezzo. Fabinho è stato anche uno dei capitani della squadra U20 del Palmeiras, che nel gennaio del 2022 ha vinto la sognata Copa San Paolo (detta Copinha). La competizione giovanile che ha visto nascere calciatori del calibro di Neymar, Gabriel Jesus, Vinicius, Marquinhos e lo stesso Arthur Melo, ex Fiorentina. Tra i 10 giocatori da seguire della Copinha di quest'anno c'era anche Estevao, passato al Chelsea per 51 milioni di euro.
E nella Fiorentina di Palladino...
—Anche la Fiorentina ha visto alcuni centrocampisti brasiliani passare da Firenze. Prima di tutti Socrates, leggenda del Corinthians, non ha vissuto le sue migliori fortune in Italia. Un anno a Firenze, poi messo volontariamente fuori squadra e mandato via (non partecipò neanche alla foto di squadra). L'anno dopo fu convocato dal Brasile per il mondiale del '86, dove segnò quattro reti. Passiamo a Dunga, capitano del Brasile campione del mondo del 1996, quattro anni passati a Firenze, dal 1988 al 1992, conditi da 122 presenze in maglia viola. Finiamo ai recenti Amaral, 33 presenze con la Fiorentina, Felipe Melo, passato alla Juventus per 25 milioni, e Arthur Melo, nell'ultima stagione alla Fiorentina. Citiamo anche Mazinho, compagno di Dunga nel '94, Gerson, ex centrocampista della Roma e Anderson, ex Manchester United. Fabinho rappresenta il classico mediano brasiliano, perfetto nei due di centrocampo di un'eventuale Fiorentina di Palladino. Ancora deve farsi il nome, il suo valore di mercato sfiora i 5 milioni di euro. Ci sono però diversi club europei che hanno messo gli occhi su di lui, tra cui lo Shakhtar, che di brasiliani se ne intende molto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA