EDITORIALE

Vlahovic via, sostituirlo sarà facile… E poi c’è la realtà

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Troppe sentenze e proposte bizzarre su Vlahovic. Ma la Fiorentina farebbe bene a "sfruttarlo" fino a giugno, se vuole avere ambizioni da Europa

Simone Bargellini

"Vlahovic va mandato in tribuna".

"Vlahovic non è un top player".

"Vlahovic è distratto".

"Vlahovic va venduto a gennaio".

Ne abbiamo sentite di tutti i colori sul conto dell'attaccante serbo da quel 5 di ottobre, da quando Rocco Commisso ha avuto la (poco) brillante idea di aprire un "caso" intorno al suo miglior giocatore. Credo, e spero, che in molti abbiano però cambiato idea dopo aver visto Vlahovic trascinare per l'ennesima volta la Fiorentina, confermandosi uno dei bomber più prolifici in circolazione. Lo vuole la Juventus, lo vuole il PSG, lo vuole l'Atletico Madrid, lo vuole il Manchester City e adesso pure il Tottenham e i viola, che hanno la fortuna di averlo in squadra, dovrebbero privarsene a gennaio? Fosse facile trovare un altro come lui...

La Fiorentina non aveva un giocatore capace di segnare con questa regolarità dai tempi di Toni e Gilardino, son passati oltre 10 anni. Pensare che basti un Lucca, uno Scamacca o un Borja Mayoral (tutti ottimi giocatori) è alquanto ottimista, ma poco realista. La logica dice che cedere Vlahovic a gennaio ridurrebbe drasticamente le chance della Fiorentina di alzare l'asticella, rispetto a sfruttare il giocatore fino a giugno. E se poi Dusan chiudesse la stagione con 20 gol trascinando la Fiorentina in Europa, la sua valutazione difficilmente sarà più bassa. In compenso il blasone della squadra sarà cresciuto parecchio.

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