VIOLA NEWS esclusive Viola, dalle ceneri deve rinascere la Fenice. E col Sassuolo come in C2

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Viola, dalle ceneri deve rinascere la Fenice. E col Sassuolo come in C2

Niccolò Ghinassi
Niccolò Ghinassi Redattore 
Il tempo è scaduto: i viola hanno solo un risultato utile a Sassuolo. In passato gli emiliani ospitarono la rinascita viola dalle ceneri della C2, adesso serve trovare quella di squadra in questa stagione negativamente incredibile.

Domanda lapalissiana: se aveste pensato a metà agosto di trovarvi, a distanza di quasi quattro mesi, con 6 miseri punti in classifica a lottare per la retrocessione ci avreste creduto? LA CLASSIFICA Credo che con onestà intellettuale ognuno di noi possa dire di no. La situazione è questa però, è reale, tangibile, atterrisce. Allenatori esonerati (non senza rocambolesche tentate trattative), ds che si dimettono, curva che (giustamente) contesta. Non si può certo dire che ci si annoia a Firenze, seppur negativamente parlando. Adesso però non è più tempo di litigi. Non è più tempo per critiche distruttive, contestazioni, capri espiatori. Né per bel gioco o tatticismi esasperati. Ora serve rinascere. Ora serve risorgere dalle ceneri che la Fiorentina si è creata bruciandosi da sola. Facendo un paragone con i miti dell'antichità, la Fiorentina deve fare come la Fenice. Come si dice, infatti, che la fenice risorga dalle proprie ceneri e che le sue lacrime abbiano addirittura capacità curative, così i viola devono trarre forza dalla loro stessa situazione attuale, con l'umiltà dei vicenti tanto sponsorizzata da Vanoli.

A Sassuolo si può

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Sassuolo in tal senso è una tappa emblematica. Già nella tremenda umiliazione della C2 della stagione 2002-2003 la trasferta emiliana fu fortunata, infatti, per i viola. Allora, ci pensò Riganò con un gol di testa a trovare la vittoria per i gigliati. Il periodo era sempre lo stesso, dicembre, anche se più a ridosso delle feste, con il bomber viola che trovò il suo 14° gol in campionato mettendo sotto l'albero un bel pacchetto infiocchettato con all'interno i 3 punti. Quei gol degli attaccanti che invece scarseggiano enormemente nella Fiorentina attuale, la quale però deve necessariamente guardare con sicurezza e fiducia all'impegno di oggi. Nell'ultima uscita di Serie A al Mapei Stadium, per la verità, i viola trovarono una sconfitta (1-0, gol di Pinamonti), anche se nel ritorno del Franchi del 28 aprile 2024 i gigliati si "vendicarono" con un netto 5-1 che ridimensionò il valore rispettivo delle compagini. Certo è che sicuramente la trasferta emiliana non dovrebbe essere certo proibitiva sulla carta per gli uomini di Vanoli, i quali, sì, sono attualmente nella situazione peggiore possibile, ma che hanno (o dovrebbero avere) dalla loro anche maggior qualità e valore.

Adesso sta a Vanoli: perché non cambiare modulo?

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Ciò detto, sono certamente i calciatori che vanno in campo, ma Vanoli ha l'enorme responsabilità di provare a cambiare rotta, anche, perché no, mediante l'assetto in campo. Perché, ad esempio, non provare finalmente la difesa a 4? Anche perché con il 3-5-2 la Fiorentina non ha mai convinto, né con Palladino, né con Pioli, né con lo stesso Vanoli. Lo stesso Palladino, cambiando modulo la scorsa stagione, inanellò un grande filotto di risultati utili. Tre indizi fanno più di una prova e potrebbe essere veramente il momento adesso di provare una formazione più semplice nella sua interpretazione, con 4 difensori, tre centrocampisti a contenere e Gudmundsson alle spalle dei due attaccanti. Al limite anche due trequartisti alle spalle del solo Kean, anche se oggi è più difficile farlo a causa dell'assenza di Fazzini, il quale sarebbe anche più importante in fase di recupero a centrocampo, con Gudmundsson che potrebbe rimanere più alto. Insomma, adesso è il momento "dell'ora o mai più",  e la Fiorentina deve veramente gettare il cuore oltre l'ostacolo per trovare i vitali tre punti. A Sassuolo si può e si deve, anche perché se non dovessero arrivare, l'ora non si farebbe buia ma totalmente oscura.