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Vertice di mercato con Italiano. Sottil sotto i ferri, Amrabat incanta in Qatar

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Nuovo editoriale di Enzo Bucchioni in esclusiva per ViolaNews

Enzo Bucchioni

Vincenzo Italiano è in Sicilia, qualche ora in famiglia, ma lui non stacca mai. Quasi sicuramente la prossima settimana, quando tornerà a Firenze, si dovrà fare un check con la società per una valutazione complessiva delle cose che sono andate, quelle da migliorare e soprattutto per analizzare eventuali movimenti da fare sul mercato. L’estate scorsa l’allenatore è stato coinvolto nelle scelte e nelle decisioni, molto più dell’anno passato e sarà così anche per questa sessione di mercato. Tanti i temi che saranno messi sul tavolo, a cominciare da quello degli esuberi per una rosa sicuramente da sfoltire, con giocatori che fanno fatica a rientrare nei piani dell’allenatore, ma soprattutto si dovranno valutare i ruoli da rinforzare per decidere come e se entrare sul mercato. Il tema attaccante è ovviamente centrale. Nell’ultimo mese tutta la Fiorentina è cresciuta, ma il problema nel “numero 9” è rimasto per le prestazioni non ancora ottimali di Jovic e Cabral. Ognuno per ragioni diverse, già ampiamente analizzate.

Che fare di Cabral?

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Sarà il tema di discussione. La società avrebbe voglia di continuare così, soprattutto dispiace mettere in discussione Cabral che si impegna molto, ha un atteggiamento straordinariamente positivo, è costato sedici milioni, ma fatica a dimostrare di essere da Fiorentina. Nessuno ama fare minusvalenze, ma quando un giocatore non funziona non funziona. O meglio, se ci fosse stato un attaccante con un rendimento diverso ovviamente i problemi sarebbero stati minori. E’ logico aspettarlo ancora sperando faccia l’ultimo step? E’ quasi un anno che si fanno gli stessi discorsi e la cosa ormai è abbastanza chiara: in Italia fa fatica a giocare ai livelli svizzeri. Un prestito, magari all’estero, potrebbe essere una soluzione, ma si tratta di capire se il giocatore vuole cambiare squadra e soprattutto se Commisso darà l’ok visto che sul brasiliano ha sempre puntato e ha con lui un ottimo rapporto personale. Al di là delle decisioni presidenziali, il comparto tecnico dovrà valutare le soluzioni che può offrire il mercato e sicuramente i dirigenti si faranno trovare pronti. Con Italiano si metteranno a fuoco i profili graditi. Ma anche per altri ruoli.

Un gennaio impegnativo

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Sabiri piace, è un buon giocatore, ma è chiaro che trattasi di un altro giocatore normale, non da salto di qualità. Ho già scritto: ok se è un affare economico, altrimenti nel ruolo ci sono Barak, se volete Bonaventura e in prospettiva Castrovilli. Il discorso andrà allargato al difensore centrale rimasto sospeso negli ultimi giorni di mercato dopo l’addio di Nastasic. Ranieri ha giocato pochissimo, quasi niente, ma quando s’è visto ha faticato e non poco. Proprio Ranieri è nella lista dei giocatori da sistemare, come Benassi, come Zurkowski, ma è probabile che si discuta anche di Gollini, Venuti e Maleh. Per il terzino destro c’è una richiesta della Salernitana che riprenderebbe volentieri anche Ranieri. Venuti è in scadenza, dopo le disavventure e tanta sfortuna, forse sarebbe razionale cederlo proprio a gennaio per non perderlo a zero. Ma, ovviamente, serve il suo ok e la Salernitana potrebbe essere un’occasione. Zurkowski piace sempre all’Empoli, ma è difficile pensare che oggi Parisi, coccolato dalle grandi, scelga la Fiorentina. E per Bajrami l’interesse è sceso, non a caso si parla di Sabiri. L’albanese non sta ripetendo il campionato scorso, spesso non è neanche più titolare. Comunque, come detto, per ora girano voci e soluzioni caldeggiate soltanto da intermediari e procuratori, come quello di Cragno che lo porterebbe volentieri a Firenze. La Fiorentina, come detto, farà un vertice a breve e soltanto dopo sapremo davvero quali saranno le indicazioni e qualche nome di giocatore sul quale orientarci. C’è, fra l’altro, da valutare anche la posizione del giovane Bianco che ha giocato pochissimo, ma quando è entrato in Conference ha dimostrato grande personalità. Al fianco di Amrabat potrebbe starci, ma forse Italiano aspetta che la squadra cresca ancora. Se però non fosse giudicato pronto al lancio graduale, forse sarebbe meglio fargli fare sei mesi da qualche parte. Si parlerà anche di questo.

La situazione-infortuni e buone nuove dal Mondiale

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Per il recupero degli infortunati “storici” le cose si stanno facendo più chiare. Dopo due mesi di cure che non hanno dato i frutti sperati, Sottil ha dato l’ok all’operazione per eliminare l’ernia che produce il dolore alla schiena e ieri è andato sotto i ferri. Operazione ottimamente riuscita, tutto ok. La riabilitazione inizierà da subito, i tempi di recupero completo sono valutati attorno alle cinque settimane, poi inizierà il lavoro per la ripresa agonistica. Tracciato il percorso del recupero anche di Nico Gonzalez con la speranza di averlo alla ripresa del campionato anche se non sarà semplice, mancano una quarantina di giorni e anche per lui dopo il recupero funzionale servirà il recupero atletico. Buone notizie arrivano però dal Mondiale in Qatar. Il debutto di Amrabat con il suo Marocco è stato fantastico per tutta la squadra africana che ha costretto al pari i vice campioni del mondo della Croazia, ma in particolare ha impressionato proprio il centrocampista viola. Con la sua forza fisica e la grande capacità nel recupero palla ha guidato la manovra e alla fine è stato fra i migliori in campo se non il migliore. Italiano gli ha insegnato anche a giocare, tatticamente è evoluto, alla forza fisica e alla corsa sta unendo anche qualità insperate. Qualcuno ha scritto alla faccia di Torreira… Non torno sull’argomento, giocatori diversi e situazioni diverse. C’è chi fa parte del passato e chi ti fa guardare al futuro. Alla crescita del marocchino speriamo si aggiunga presto anche quella di Mandragora che se tornerà quello visto spesso negli anni scorsi potrà dare la sistemata definitiva al centrocampo viola. Infine, fra Viola Park e ritiro estivo, la Fiorentina ha deciso di non andare più a Moena come s’era capito dalle dichiarazioni di Joe Barone nei giorni scorsi. Una scelta che fanno già molti club che hanno centri sportivi all’altezza e in primavera sarà inaugurato il fantastico impianto di Bagno a Ripoli, dotato di alloggi, di campi e di tutti i comfort. Poi, ovvio, le amichevoli e le tournée si faranno, ma la Fiorentina ha la sua casa e meglio che a casa non si sta da nessuna parte.

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