"Chi visse sperando..." recita un vecchio detto popolare, ma la nostra speranza di venerdì sera (leggi qui il commento), suffragata da un po' di conoscenze calcistiche accumulate in tanti anni di frequentazioni domenicali e non solo, non è stata disdetta.
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Una giornata particolare (parte seconda)
Le speranze della vigilia si sono avverate e la Fiorentina è tornata in testa
La Fiorentina ha confermato di essere un rullo compressore che non perde colpi anche se parte con i netti favori del pronostico, il Napoli non è andato oltre il pareggio a Genova contro il coriaceo team di Gasperini, mentre a Milano invece del pareggio è venuto fuori un altro risultato favorevole ai viola (forse ancora migliore visto che il ritorno ci vedrà ospitare l'Inter e andare a Roma).
E tutto questo con una formazione piena di giocatori che fino a questo momento avevano convinto poco come Rebic e Suarez o non reso come in passato come Mati. Una squadra senza coloro che hanno trascinato finora l'attacco come Kalinic e Ilicic o il centrocampo come Vecino e Alonso.
E forse sta proprio qui la forza della Fiorentina, una squadra che non ha stelle (aspettando Pepito) ma che ha un gruppo unito e consapevole che potrebbe essere l'anno buono per andar lontano. E siamo ormai quasi ad un terzo del campionato, non alle primissime battute. Il buongiorno si è visto dal mattino, ma Sousa, che sa benissimo che la mentalità vincente deve essere alimentata giorno dopo giorno, non perde occasione per aumentare l'autostima dei suoi guardandosi bene però dal pronunciare quella parolina che inizia per S che rimane sempre nei nostri sogni.
Per adesso accontentiamoci delle statistiche che raccontano cosa è successo in passato quando la Fiorentina ha raggiunto questa posizione dopo 11 giornate (LEGGI QUI) e proprio come il gruppo di Sousa andiamo avanti giorno per giorno aumentando la consapevolezza che questo campionato potrebbe regalarci qualcosa di bello.
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