Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Un ritardo imbarazzante sul mercato. Serve Gudmundsson, la piazza ne ha bisogno

Un ritardo imbarazzante sul mercato. Serve Gudmundsson, la piazza ne ha bisogno - immagine 1
Un ritardo sul mercato che comincia a preoccupare e la speranza dell'arrivo di Gudmundsson. L'editoriale di Enzo Bucchioni
Enzo Bucchioni Editorialista 

Oggi è il giorno di Gudmundsson in viola, almeno così dicono. Da settimane e settimane continuiamo a raccontare e a raccontarci che “Ci siamo”, “Oggi è il giorno buono”, “Stanno arrivando i colpi decisivi”.

Nel frattempo siamo arrivati a dieci giorni dall’inizio del campionato e la Fiorentina è ancora una squadra in piena costruzione con problemi e buchi in tutti i reparti, soprattutto a centrocampo.


Vogliamo dire che il ritardo comincia a essere imbarazzante? 

Neppure le parole chiare dell’allenatore Palladino dette una settimana fa in Inghilterra, hanno scosso i dirigenti viola che ormai stanno facendo concorrenza ai treni di questi ultimi tempi.

Non ci resta che sperare e in assoluto credere fortemente che il 31 di agosto la Fiorentina sarà la squadra ambiziosa promessa e che davvero “oggi è il giorno di Gudmundsson”. Per la verità l’islandese lo sentiamo dire dal gennaio scorso e ormai non ci fa più paura nulla, i tormentoni viola sono un must, da De Paul in giù la lista è lunghissima. Gudmundsson speriamo di no.

Se però davvero oggi si chiude non resta che applaudire. Sarebbe un bel colpo. L’accordo con il giocatore è di vecchia data, a gennaio ci hanno raccontato che il Genoa esagerato voleva quaranta milioni, ora si dovrebbe chiudere a 25, con un prestito oneroso attorno agli otto-dieci e gli altri a giugno. Fate come volete, ma chiudete, non se ne può più. La piazza non reggerebbe a un altro sogno infranto.

Sempre domani ci sarà un faccia a faccia con Nico Gonzalez, la Fiorentina vuole sentirsi dire dalla viva voce dell’argentino che vuole andar e tutto sommato credo non dispiaccia neppure tanto. La Juve lo vuole, l’Atalanta pure. Con questi soldi potrebbe arrivare un centrocampista (McKennie?), mentre l’altro (Tessmann) che sembrava viola già da giovedì scorso, è ora sul punto di saltare. Colpo di scena. Si parla di un problema di commissioni alte degli intermediari che avevano già messo in fuga l’Inter. La Fiorentina non lo sapeva? Boh. Comunque mi dicono tutti che l’americano in prospettiva è forte-forte, giovane, grande fisicità e buoni piedi già visti in serie B, non sono grandi cifre, uno sforzo si potrebbe anche fare visti i conti viola in regola. Vediamo.

Dall’inizio del mercato ad oggi sono già dodici i centrocampisti visti a cercare casa a Firenze. Evidentemente non l’hanno trovata.

Ma non voglio essere pessimista, sono sicuro che alla fine i nostri eroi viola ce la faranno, le trattative hanno sempre bisogno di “carburare”. A volte anche di più.

Comunque da qui alla fine del mercato il lavoro da fare è ancora parecchio e nessuno lo può negare. Basta fare due conti.

A cominciare dal portiere. Terracciano è stato messo fuorigioco da Palladino che nella conferenza di presentazione ha ammesso che gli piacerebbe un portiere più forte. Cosa è successo nel frattempo?

L’autostima di Terracciano è crollata, gli strani errori lo dimostrano, e sul mercato il prezzo dei portieri accostati alla viola è aumentato. Ingenuità di Palladino, ma è giovane. Chi arriverà? Uno buono con i piedi, non è il caso di Musso. Kepa? De Gea? Ingaggi da top club. Vediamo. Ma anche Christensen è da Sant’uffizio dei portieri, non si può partire con un dodicesimo così inaffidabile come dimostrato anche ieri sera a Grosseto.

Per i centrali difensivi dopo il super pagato Pongracic mi aspetto almeno un altro acquisto. Con la difesa a tre servono cinque elementi, oggi sono soltanto tre più Comuzzo. Ricordiamo che Ranieri a Parma sarà squalificato. Se il ragazzino è stato promosso da Palladino e Valentini arriverà ad agosto, ci saremmo quasi. Ma il Boca mollerà? Difficile. Nel caso un altro centrale servirà per evitare i patemi dell’anno scorso e non illudetevi con le partite amichevoli, Biraghi e Kayode sono adattati al ruolo.

Sul centrocampo ho detto, servono almeno un interno e un organizzatore, Mandragora c’è mentre Barak mi sembra a disagio in quella posizione. E Bianco è promosso o no? Infantino? Si aspettano risposte.

Dopo Colpani se davvero oggi arriva Gudmundsson, invece il comparto trequartisti è a posto .

Il centroavanti? Kean non può bastare. Serve un’alternativa che non può essere Kouamè o Beltran, hanno già faticato in passato a fare la punta centrale. Non ricadiamo in vecchie valutazioni già risultate sbagliate. Se c’è da ricostruire, da aprire un nuovo ciclo, fatelo bene.

Ma i ritardi evidenti in entrata sono anche figli dei ritardi in uscita. Da Amrabat in giù sono cinque o sei i casi che aspettano una soluzione e una quarantina di milioni in arrivo nella cassa sociale viola. E’ per questo che il comparto tecnico viola deve darsi una mossa senza dar retta ai nuovi leccatori di professione, addirittura eccitati da queste amichevoli estive, in nome e per conto di un calcio nuovo e straordinario portato dal profeta di Monza alla faccia di Italiano che aveva dilapidato un patrimonio tecnico. Lo scrivono e lo dicono, convinti da ottimi suggeritori.  My God, come siamo ridotti. E chissà come godranno oggi dopo la valanga di gol segnati al Grosseto. Quando questo lavoro aveva un senso, i vecchi capi si raccomandavano di non dare giudizi sulle amichevoli e sulle partite estive, oggi si creano dei mostri. C’è anche chi ieri sera a Grosseto ha scoperto Colpani…Annamo bene.

Per fortuna se la squadra viola purtroppo arriverà al 17 di agosto senza un rodaggio adeguato e con un esordio ad alto rischio contro un ottimo Parma, i preliminari di Conference regalano o una piccola squadra ungherese o una armena fondata appena nel 2017. Palladino è fortunato e almeno questo è un valore.  

tutte le notizie di