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Tutte le strade portano a Roma

La partita coi giallorossi potrebbe rappresentare un crocevia importante per il futuro della panchina viola

Gabriele Moschini

Nella sfida tra Roma e Fiorentina possiamo ritrovare i passaggi più importanti della prima stagione di Rocco Commisso. La sfida coi giallorossi all'andata infatti costò l'esonero a Vincenzo Montella dopo il pesantissimo ko interno. I malumori e la striscia negativa impressionante dell'aeroplanino non lasciarono altra scelta al Presidente che, nonostante una politica personale totalmente contro queste scelte, si vide costretto ad esonerare l'allenatore. La Fiorentina arrivava da un periodo da incubo dopo le quattro sconfitte maturate contro Cagliari, Verona, Lecce e Torino. Interrotte solo parzialmente dal pareggio con l'Inter, rete di Vlahovic a tempo ormai scaduto. Montella contro la Roma si giocava la riconferma, ma il risultato di 1-4 e una classifica che iniziava a fare paura, lo condannarono all'addio. La scelta della società viola cadde quindi su Iachini. La decisione inizialmente doveva interessare solo la stagione corrente. Nonostante il contratto da un anno e mezzo, Beppe era infatti chiamato a salvare la squadra con tanto di "arrivederci e grazie". Un girone più tardi però tutto sembra essere messo in discussione. La Fiorentina si presenta a Roma ancora dopo un pareggio con i nerazzurri, questa volta a reti inviolate, ma con un ottimo rullino di marcia che la vede imbattuta da ben 6 giornate. La salvezza ormai è cosa certa, ma per Iachini questa sfida rappresenta un occasione importante per far rivedere la sua posizione alla società e cercare di ottenere una riconferma che, solo pochi mesi, fa sembrava improbabile. Le prime indiscrezioni verso questa possibile ipotesi arrivano direttamente dalla società, dal bacio di Barone, alle parole di Antognoni, passando per gli attestati di stima direttamente dagli Stati Uniti da parte del Presidente viola (LEGGI). I tifosi viola invece si dividono, per molti Iachini non garantirebbe un salto di qualità necessario per alzare l'asticella e raggiungere obiettivi importanti, che non riguardino la parte sinistra della classifica, almeno. Per altri invece il tecnico col cappellino si merita la fiducia di lavorare per i colori viola anche la prossima stagione per la passione e l'impegno sempre dimostrato. Intanto mentre le voci sul futuro della panchina viola continuano ad animare le calde giornate fiorentine, Beppe spera che Roma questa volta sia un punto di partenza, e non di arrivo.

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